Clint Eastwood e il caso dell’ultima intervista: «Completamente falsa»
Il contenuto ha fatto il giro del mondo, ma la vera notizia è arrivata poco dopo: il leggendario cineasta ha smentito tuttoClint Eastwood (Ansa)
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Dimostrando fin dalle prime apparizioni una passione instancabile e una propensione quasi spirituale alla settima arte, non è affatto da escludere che il leggendario Clint Eastwood - che ha compiuto novantacinque anni lo scorso 31 maggio - possa ancora sorprendere il pubblico, continuando a occuparsi attivamente di cinema, nonostante la veneranda età.
In una celebre intervista del 2021 al Los Angeles Times, il regista e storico interprete dei film di Sergio Leone aveva già dato prova della sua straordinaria dedizione, dichiarando con schiettezza: «Non ho mai pensato alla recitazione come uno sport intellettuale. Non vuoi pensare troppo a qualcosa. Mentre la regia è qualcosa a cui ti puoi dedicare quando sei più maturo. Io continuo a farlo perché mi piace, ma a volte mi chiedo: perché accidenti continui a lavorare a 90 anni? Sono arrivato al punto in cui mi sono chiesto se fosse abbastanza, ma non al punto in cui ho deciso che lo fosse».
Il contributo di Eastwood alla storia del cinema americano è stato tale da suscitare nel tempo il plauso di molti illustri colleghi. Tra questi, Guillermo del Toro - a proposito del recente “Giurato numero due”, accolto con entusiasmo da critica e pubblico - ha affermato con ammirazione: «L'abbiamo visto al Grove con una sala piena che ha reagito con entusiasmo. Eastwood è ancora in piena forma. Il suo stile asciutto e diretto è una lezione di cinema».
Ma a suscitare clamore negli ultimi giorni è stata un’intervista pubblicata dal quotidiano austriaco Kurier, poi rilanciata da varie testate internazionali nonostante la tiratura limitata del giornale. Il contenuto ha fatto il giro del mondo, ma la vera notizia è arrivata poco dopo: Clint Eastwood ha smentito tutto, dichiarando pubblicamente che quell’intervista non è mai avvenuta. In un comunicato affidato a Deadline, il maestro ha precisato: «Un paio di articoli su di me sono recentemente apparsi sui giornali. Ho pensato di fare chiarezza. Posso confermare di aver compiuto 95 anni. Posso anche confermare di non aver mai rilasciato un'intervista a una rivista austriaca chiamata Kurier, né a nessun'altra testata nelle ultime settimane, e che l'intervista è completamente falsa».
Kurier potrebbe ora trovarsi esposto a un’azione legale. Non sarebbe la prima volta, peraltro, che Eastwood si difende con fermezza: in passato ha vinto cause milionarie contro aziende che avevano sfruttato impropriamente la sua immagine a fini commerciali. Nell’intervista incriminata, Eastwood avrebbe parlato di un nuovo progetto in fase di pre-produzione, smentendo le voci sul suo imminente ritiro dalle scene. Secondo quanto riportato, avrebbe detto: «Non c'è motivo per cui un uomo non possa migliorare con l'età. Ora ho molta più esperienza. È vero, alcuni registi perdono il tocco con il tempo, ma io non mi sento uno di loro».
Ancora più discusse le presunte riflessioni sulla Hollywood di oggi, distante anni luce da quella che diede i natali ai grandi classici del passato: «Rimpiango i tempi in cui gli sceneggiatori scrivevano film come Casablanca in piccoli bungalow negli studi. Ognuno aveva idee nuove. Oggi viviamo nell'epoca dei remake e dei franchise. Ho diretto tre sequel, ma è da molto che ho perso interesse. La mia regola è: fai qualcosa di originale o stai a casa».
Inutile negarlo: saremmo più che felici di vederlo nuovamente impegnato in un progetto, forte come sempre della sua solidità e della consueta coerenza stilistica. Non resta che attendere eventuali sviluppi, anche qualora la spiacevole vicenda col quotidiano Kurier dovesse prendere una piega ancora più imprevedibile.