Caso Celentano, lo sfogo del sindaco: "Tutti i carabinieri del paese impegnati a presidiare la sua villa"
Dopo la denuncia di Adriano Celentano e della moglie Claudia Mori, che avevano segnalato negli scorsi giorni la continua intrusione di sconosciuti nella loro villa, a polemizzare è il sindaco di Pescate, il piccolo paese del Lecchese al confine con Galbiate, dove vivono i due cantanti.
"Il territorio è scoperto, gli altri cittadini sono penalizzati e questo non è corretto", ha affermato Dante De Capitani.
Il riferimento è allo scarso numero di carabinieri operativi nella zona, che - a detta del primo cittadino - sarebbero tutti impegnati a presidiare la casa del Molleggiato.
"Galbiate fa parte di una circoscrizione che comprende cinque Comuni con un totale di 25 mila residenti. L’unica caserma dei carabinieri di riferimento, per tutti, è quella di Olginate, che può contare su otto militari dell’Arma. È evidente che, se tutti o quasi vengono impiegati per garantire la sorveglianza della villa di Celentano, il territorio resta sguarnito".
Ha poi aggiunto: "Il problema dei furti nelle abitazioni, comprese le ville che ci sono in paese, è molto sentito nella nostra zona. I residenti sono preoccupati e questo è un reato che tocca molto le persone".
Infine, ha concluso sostenendo come sia necessario trattamenti diversi tra i due vip e gli altri abitanti dell'area: "I cittadini sono tutti uguali e tutti hanno diritto ad essere tutelati e a potersi sentire sicuri. Non è giusto creare differenze tra il personaggio famoso e gli altri".