Prosegue stasera, sabato 1 ottobre, la seconda giornata dell’European Jazz Expo in scena fino domani al Teatro Massimo di Cagliari.

Dopo la prima mondiale assoluta dedicata a Michel Petrucciani ed il suggestivo progetto di un duo superlativo con le foto di Pino Ninfa ed il genio assoluto della tastiera Danilo Rea, che ha interpretato magistralmente un mix di capolavori a cavallo tra le melodie immortali dell’opera lirica e le poesia in musica di Fabrizio De Andrè,  il festival, organizzato dall’Associazione Jazz in Sardegna con la direzione artistica di Massimo Palmas, entra nel vivo  con un graditissimo ritorno, quello di Gianluca Petrella, trombonista tra i più acclamati della scena mondiale, che sarà sul palcoscenico principale della sala di Via De Magistris, alle ore 19, con un sestetto eccezionale.

Petrella è tra gli artisti più amati dalle platee, ha vinto per due anni consecutivi il celebre “Critics Poll” della rivista Down Beat, nella categoria “artisti emergenti”.

In oltre venti anni di carriera ha collaborato con artisti di fama internazionale scrivendo, suonando e incidendo musica in maniera trasversale, dalla sperimentazione al mainstream.

 “Cosmic Renaissance” è il suo progetto ispirato alla musica di Sun Ra, col quale ha già inciso tre lavori.

Un progetto in cui il trombonista andrà in scena in questa prima esclusiva al Teatro Massimo insieme a Soweto Kinch, sassofonista e produttore londinese. 

Completano il sestetto Mirco Rubegni tromba, Riccardo Di Vinci basso elettrico, Federico Scettri batteria ed elettronica e Simone Padovani percussioni.

Secondo appuntamento d’eccezione, sempre sul palcoscenico principale, alle 22.00, è quello con la Jazz Brigade, formazione costellata di stelle della scena jazz mondiale, una storia colma di progetti creativi e di collaborazioni illustri che naviga in giro per il mondo.

Il leader della band è Sylwester Ostrowski, sassofonista, compositore, produttore musicale originario di Szczecin, in Polonia, che riunisce in questo progetto la pianista giapponese-americana nominata ai Grammy Miki Hayama, il groove machine Owen Hart Jr. alla batteria, il veterano di “Art Blakey” Essiet Okon Essiet al contrabasso, l'astro nascente polacco Jakub 'Mizer' Mizeracki alla chitarra, e infine la magnifica voce blues/gospel/jazz della vocalist americana Dorrey Lin Lyles.

Come leader, Ostrowski fa risplendere il suo approccio personale e la reputazione internazionale del suo gruppo, creando forti legami artistici con giovani talenti e musicisti affermati.

Molto atteso il concerto di Matteo Leone in programma alle 20.15 nel ridotto del Teatro Massimo (Sala M2).

Vincitore assoluto del Premio Parodi nel 2021 e finalista del Festival Musicultura 2022, Leone narra in musica storie di viaggi, di mare e le gesta di donne e uomini che sin dal lontano 1400 cercano un luogo chiamato Casa.

 Per chi vuole godersi la musica all’aria aperta da non perdere Musica sotto le stelle nella magnifica Terrazza del Massimo alle ore 20.15 con la Paolo Carrus Big Band.

Si tratta di un ensemble, nato all’inizio degli anni 2000 nell’ambito del corso di musica d’insieme tenuto da Paolo Carrus presso la Scuola civica di Cagliari, che ha lo scopo di far rivivere l’esperienza del fare musica in gruppo come momento ideale per la diffusione del jazz orchestrale e di crescita attraverso la compresenza di musicisti di diversa estrazione.

L’orchestra si arricchisce di nuove sonorità e si avvale dell’apporto delle percussioni per evocare le caratteristiche ritmiche provenienti dall’America Latina.

Anche il progetto “Cinematica, suoni da e per il cinema”, continuerà anche stasera a partire dalle 20.15 negli spazi del Fuaiè con le selezioni musicali curate da Gianmarco Diana che attingerà dalle più belle colonne sonore del cinema italiano e internazionale degli anni ‘60 e ’70.

Per gli appassionati di fotografia, nella sala M9 fino alle 21, secondo appuntamento del workshop fotografico con Pino Ninfa, a cura di Francesca Mancini, intitolato “In viaggio con la musica, nel segno del racconto - Una storia da raccontare”.

L’incontro si propone di affrontare il tema della documentazione fotografica in ambito musicale, proponendo un percorso dove la parte documentativa si affianca all’indagine fotografica, per cercare di superare il limite della rappresentazione di un evento.

La chiusura della seconda giornata, a partire dalle 23.30, con i “Groove signals” di Marco Cabras, un viaggio in musica alla sorgente della black music e delle sue ramificazioni.

L.P.

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