Non c’è scampo, né distanza di sicurezza. In Resa totale e incondizionata, il nuovo spettacolo firmato da Ga’ e Andrea Ibba Monni, il pubblico viene trascinato dentro un campo di battaglia emotivo, dove il dolore, l’amore e la rabbia si affrontano corpo a corpo.

Dal 6 al 9 novembre (ore 20:30, Via del Fangario 13), il collettivo Ferai Teatro trasforma la scena in un ring, un luogo sacro e crudele in cui arrendersi non è segno di sconfitta, ma di verità.

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Con Alice Ollano e Davide Sitzia accanto ai due autori e interpreti, lo spettacolo si presenta come un rito collettivo: non una rappresentazione, ma una confessione, un’urgenza, un atto di fede nel potere ancora vivo del teatro. Le identità si frantumano, le storie personali si mescolano, e ciò che resta è un’esperienza che scava nella carne e nella voce, senza difese né filtri.

«Il palco è una trappola, e lo spettacolo è già iniziato», dicono gli artisti. Una trappola necessaria, però, perché è solo lì, tra sangue e parole, che si può ancora dire la verità, anche quando la si dice mentendo.

In Resa totale e incondizionata non si assiste: si partecipa. Si entra in scena con loro, ci si arrende, e forse — per un istante — si è davvero vivi.

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