La seconda metà di novembre segna l’avanzata al box office americano di due produzioni dal grosso calibro, tratte dall’immaginario pop dei fumetti e della narrativa ed entrambe spinte da una consolidata schiera di fan chiamate  all’appello per favorire in sala il proprio supporto o disappunto. Ci riferiamo nello specifico a “Hunger Games: la Ballata dell’Usignolo e del Serpente” e al titolo Marvel “The Marvels”, che rispetto al successo di botteghino vanno a collocarsi in due scenari completamente opposti. 

Il debutto del prequel di “Hunger Games” segna nel weekend che precede la festa del ringraziamento un riscontro decisamente positivo, con 44 milioni di dollari incassati in 3.776 sale ed una una media per sala di 11.652 dollari. Non solo constatiamo un rinnovato consenso da parte di coloro che, negli anni, hanno seguito il brand - a distanza di un decennio dallo straordinario successo del primo titolo che ha favorito il lancio di carriera a Jennifer Lawrence - ma anche la critica dimostra di aver apprezzato questo attesissimo prologo. 

A stretto contatto troviamo “Trolls 3 - Tutti insieme”, terzo capitolo dei film d’animazione DreamWorks che unisce ancora una volta i simpatici boyband dalle acconciature stravaganti in nuove avventure all’insegna della musica. Con 30,6 milioni di incasso da 3.870 sale e una media per sala di 7.906 dollari il franchise mantiene il trend positivo riscontrato coi precedenti titoli,  rivelandosi ancora una volta appetibile tanto dai piccoli quanto dagli adulti. 

Ma come anticipato in apertura, a non passare certo inosservato è il resoconto attuale degli incassi per “The Marvels”, che nell’ultimo weekend segna un preoccupante crollo del 78% risultando il secondo maggior calo per un titolo Marvel dal secondo fine settimana - posto solo dopo “Ant Man and the Wasp: Quantumania” - e segnando perciò il triste primato di peggior apertura per un film del MCU negli ultimi quindici anni. Collocandosi terzo con 10,2 milioni di dollari da 4.030 sale, che vanno ad aggiungersi all’incasso complessivo di 65 milioni di dollari, il sequel di “Capitan Marvel” del 2019 è ancora ben distante - per usare un eufemismo - dal colmare le spese di produzione di oltre 220 milioni e niente lascia supporre che possa almeno eguagliare gli incassi del suo predecessore. Il timore perciò che “The Marvels” venga ricordato come il primo titolo MCU a non aver superato i cento milioni di dollari al botteghino nazionale è ormai sempre più verosimile. 

Apertura non convincente anche per l’horror slasher “Thanksgiving”, del regista Eli Roth, ispirato al trailer comparso nel film di Quentin Tarantino “Grindhouse”. Con 10,2 milioni di dollari ricavati dalla proiezione in 3.204 sale, il film potrebbe comunque dimostrarsi a fine corsa un valido investimento considerate le modeste spese di produzione che ammonterebbero a 15 milioni di dollari. Coinvolgendo nel ruolo di protagonisti Patrick Dempsey e la tiktoker Addison Rae, la trama ruota intorno alle vicende di un terrificante assassino armato d’ascia che semina il panico tra gli abitanti della cittadina di Plymouth, nel Massachusetts.

E sempre in materia di horror retrocede in quinta posizione “Five Nights at Freddy’s”, che nell’ultimo fine settimana ha raggiunto la cifra di ulteriori 3,5 milioni da aggiungersi al totale di 132,6 milioni in tre settimane. Tratto dall’omonimo videogame, lo spaventoso adattamento cinematografico sugli inquietanti animali-robot segna già il record dl maggior successo del 2023 nello stesso genere, superando anche il convincente “The Nun 2” e “Scream VI”. Un risultato che - scommettiamo - non farà cascare il brand nel dimenticatoio, favorendo potenzialmente la nascita di una nuova saga per tutti gli amanti del brivido.

Giovanni Scanu

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