Roberto Benigni torna al Festival di Sanremo.

L'annuncio arriva proprio dal comico, regista e attore nello studio di "Che tempo che fa", dove è stato ospite di Fazio Fazio per presentare, con il regista Matteo Garrone, il film Pinocchio.

"Eccome se ci vado!", ha risposto il premio Oscar a Fazio alla domanda su una sua presenza a Sanremo. "Sono io che lo preparo, sono la cosa sicura, Amadeus non so se verrà! - ha scherzato - Quando mi dicono Sanremo per me è come dire Pinocchio, è una favola, è il 70esimo anniversario, è la festa degli italiani più bella, è veramente una favola! Sarà un Sanremo straordinario".

Benigni torna all'Ariston dopo la straordinaria performance del 2011, una lezione di storia patria dedicata ai 150 anni dall'Unità d'Italia: il suo commento all'inno di Mameli - con il memorabile ingresso sul palco a bordo di un cavallo bianco - fece volare il festival oltre i 15,3 milioni di spettatori in prima serata, unendo il Paese, raccogliendo apprezzamenti bipartisan e il plauso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Roberto Benigni da record all'Ariston non è d'altronde una novità: con lui ospite di Pippo Baudo il festival sfiorò i 20 milioni di telespettatori nel 2002, quando presentò una sua versione in chiave politica del Giudizio Universale e si lanciò in battute sugli organi sessuali dello stesso Baudo ("Sono stato io a mettere per primo le mani lì, anche prima della signora Ricciarelli" e giù con la celebre 'strizzatina'), di Berlusconi, Di Pietro, Fassino.

E ancora nel 2009 il suo show di mezz'ora, tutto incentrato sulla politica, superò i 15 milioni di spettatori e il 55% di share. Spazio a Veltroni, a Berlusconi, ma anche agli omosessuali che "non sono fuori dal piano di Dio".

(Unioneonline/v.l.)
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