Giovedì 13 giugno arriverà in tutte le sale “Anna” (Fandango Distribuzione), il film di Marco Amenta che ha collezionato tanti premi, come il “Fedic” all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Il film è già da alcuni giorni in programmazione al “Notorious”, in piazza L’Unione Sarda a Cagliari, che aderisce a “Cinema in Festa”, con tutti i film in tutta Italia a 3,50 euro.

La Sardegna sul set – Protagonista della pellicola è Anna, «bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna», si legge nella nota che accompagna l’opera. Trent’anni, «Anna vive al ritmo del respiro della terra, una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Le esperienze difficili che ha attraversato l'hanno segnata, ma non piegata e oggi Anna è una donna libera che non vuole più avere paura. Nell'angolo remoto dell’isola dove gestisce la piccola fattoria che era del padre, il tempo sembra essersi fermato e la presenza della ragazza con la sua energia erotica e il suo coraggioso rifiuto delle convenzioni», si legge ancora, «ha la potenza di una mina pronta a esplodere. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Salvare la bellezza e preservare la sua libertà si fondono nella battaglia di Anna, imponendole scelte difficili e rinunce dolorose. Perché niente può comprare il rispetto di sé stessi e delle proprie convinzioni».

Una storia vera – “Anna” è ispirato a una storia vera accaduta i Sardegna, «una storia di resistenza contro il potere», si legge in una nota della regia. Marco Amenta ha realizzato “Anna” nel 2023, scritto con Niccolò Stazzi, Anna Mittone e Tania Petroni. Prodotto da Eurofilm con Rai Cinema, Videa Next Station, Inthelfilm, Mact Production e sostenuto da Eurimages.

I protagoniti –  Nel cast artistico Rose Aste (Anna), 27 anni, originaria di San Sperate, Daniele Monachella, Marco Zucca, Daniela Vitellaro, Giuseppe Boy, Ignazio Gavino Chessa, Francesco Falchetto, Fiorenzo Mattu, Carlo Porru, Joe Perrino, Stefano Cancellu, Sergio Cugusi e Salvatore Crisponi.

(Unioneonline)

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