“La musica è la mia vita. Mi aiuta sempre. Ogni giorno sento il suo respiro vitale”. Alessio Solla, che compie 40 anni il prossimo 7 novembre, innamorato sin da bambino della batteria, si esibisce sabato 9 luglio con i Sollas al Poetto, al Corto Maltese, a partire dalle 21.30. Un live con un sapore particolare. Un’iniziativa che si ripete dopo il fortunato concerto dello scorso anno.  

Alessio è nato due volte. La seconda dopo un terribile incidente stradale: il risveglio dal coma e la vita che riprende gradualmente con l’aiuto della famiglia, degli amici e di nuovi, provvidenziali, compagni di viaggio. Gli specialisti, che lo accompagnano nel percorso di ripresa, sono diventati i Sollas, la band del ragazzo che riassapora il piacere di suonare la batteria. Le psicologhe Barbara Cossa e Roberta Portas, che lo aiutano  nell’attività di riabilitazione cognitivo-comportamentale e senso-motoria, ora appassionate rockettare, imbracciano rispettivamente il basso elettrico e la chitarra. Davide de Giorgi, l’educatore che ogni giorno gli indica la strada, è la voce del gruppo.

I Sollas (foto Rais)
I Sollas (foto Rais)
I Sollas (foto Rais)

In scaletta rock puro: Like a Stone (Audioslave), Message in a Bottle (Police) e In Bloom (Nirvana). “La migliore musica possibile. Siamo pronti a salire sul palco del Corto Maltese”, spiega Alessio, molto emozionato, con le bacchette pronte a rimbalzare su piatti e tamburi durante l’ultima sessione di prove nella piccola sala presa in affitto alla periferia di Monserrato. Sorrisi e buonumore sono una costante. Nel corso della serata al Corto Maltese verranno vendute le magliette della band con le frasi del batterista (“Sbagliando si impara, ma sbagliando si fanno anche figure di m.”). “Visto il successo dell’anno scorso e alla luce dei miglioramenti di Alessio - spiega Barbara Cossa - abbiamo pensato di rendere l’evento un appuntamento annuale per dargli la possibilità di mettersi alla prova anche con altri gruppi e non solo con i Sollas. Vogliamo aiutarlo a tornare stabilmente nel mondo della musica che prima dell’incidente era il suo spazio d’azione preferito. Il progetto mira a favorire il recupero nel senso più ampio del termine, compresa la socializzazione. Questa storia dimostra che c’è sempre un’altra possibilità, anche quando tutto sembra dire il contrario”.  Un percorso con tante tappe, non facile, affrontato con il ritmo del rock che assicura ad Alessio ottimismo e fiducia nel futuro.

© Riproduzione riservata