Ha 27 anni, è di origini palestinesi, ma è nato e cresciuto in un campo profughi di Damasco.

Stiamo parlando di Ahmad Joudeh, il ballerino apparso in tv al fianco di Roberto Bolle nello spettacolo "Danza con me", e la cui storia sta facendo commuovere il mondo.

Ahmad ha infatti un sogno che lo accompagna sin da quando era piccolo: danzare. Un progetto ostacolato dalla famiglia dagli esordi: come il padre si accorge di questa passione, gli vieta infatti ogni contatto con il mondo. Lui però non ci sta, e caparbiamente va avanti: il padre, allora, lo picchia ripetutamente, fino a prenderlo a bastonate sulle gambe.

Ma lui, ancora, non molla. La sua passione si scontra poi con la crudeltà della guerra: la sua casa viene bombardata e muoiono cinque membri della sua famiglia. Lui trova ricovero in una tenda nel tetto della casa di amici, e lì continua ad allenarsi, con le bombe che gli fischiano nelle orecchie. Nel 2014, partecipa anche alla versione araba del talent "So you think you can dance", ma nel frattempo è ricercato dall'Isis perché non solo danza, ma insegna ai bambini a farlo: inaccettabile.

È a questo punto che in Ahmad, anziché la disperazione, scatta la ribellione: decide di farsi un tatuaggio con la scritta "Danza o muori", e lo fa sul collo, nel punto esatto in cui cade la scure dell'Isis al momento delle esecuzioni capitali.

L'approdo alla serata con Roberto Bolle è per lui motivo di orgoglio e di grande conquista: e la sua partecipazione è fra le più apprezzate dal pubblico, al punto che il suo nome diviene il più citato sui social dopo quello del padrone di casa.

L'incontro tra il gigante della danza e Ahmad è avvenuto quasi per caso: "A novembre ero al Dutch National Ballet ad Amsterdam – ha spiegato Bolle ai giornalisti - e mi dicono che c'è un ragazzo siriano che mi vuole conoscere. Ci incontriamo, era Ahmad: tremava, piangeva era emozionato. Poi mi ha svelato tutto ed è stato commovente per me”.

Ahmad con grande umiltà ricorda invece quanto Bolle fosse il suo idolo, e di come proprio "nelle sue coreografie, che studiavo dai video, ho trovato la ragione e la forza per andare avanti".

Ora il volo della farfalla palestinese prosegue, e la speranza del pubblico è di vederla, ancora una volta, posarsi accanto al suo idolo.

(Unioneonline/v.l.)
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