È morto, all’età di 66 anni, Daniele Durante, il “genio” della pizzica. 

Il direttore artistico della Fondazione La Notte della Taranta è deceduto nella sua casa a Lecce per un tumore che l'aveva colpito da tempo, "una malattia che ha affrontato con coraggio e nel più stretto riserbo", fa sapere la stessa Fondazione con una nota.

Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni mentre era impegnato nella creazione di un concerto digitale della Taranta.

Lascia la moglie Francesca e i figli Caterina, Ernesto Niceta, Mauro e Flavio.

Il maggiore esperto di musica popolare del Salento "è stato l'energia e il ritmo innovatore di molte edizioni del Concertone a partire dal 1998 quando, opponendosi ai conservatori, affiancò Daniele Sepe nell'opera di rinnovamento della tradizione musicale salentina", si legge nel comunicato.

Nel 2010 accolse nella sua casa il compositore Ludovico Einaudi e i cantanti e musicisti Carmen Consoli, Raphael Gualazzi, Fabio Mastrangelo, Andrea Mirò e Paolo Buonvino.

Negli ultimi anni aveva collaborato agli album di Clementino e Enzo Avitabile.

Nel 2013 aveva deciso di musicare, dopo l'incontro a Melpignano con lo scrittore Erri De Luca, il testo “Solo Andata”, dedicato ai migranti.

Nella sua lunga carriera ha arrangiato brani indimenticabili della tradizione popolare: "Serenata”, “Luna Otrantina”, “Alla riva del mare”, “Pizzicarella”, “Suspiri”.

“L'uomo che ha trasformato il folklore salentino in un genere riconosciuto e apprezzato in ogni parte del mondo”, ha costruito un percorso “leggendario per la cultura popolare salentina fin dal 1975 quando, di ritorno da Londra insieme alla scrittrice Rina Durante, fondò il Canzoniere grecanico salentino”, conclude il comunicato.

Nel 2014 aveva scritto la canzone di lotta “No Tap” contro la costruzione del gasdotto trans-adriatico in Salento e, nel 2015, “Xylella”, il brano denuncia sulla morte degli ulivi.

(Unioneonline/F)

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