Il 22 marzo 1921 nasce a Castro dei Volsci, attualmente in provincia di Frosinone (prima di Roma), Saturnino Manfredi, detto Nino.

L’attore, regista, comico e anche cantante è tuttora considerato fra i più grandi interpreti della commedia all’italiana.

La famiglia di origine, composta dal padre Romeo, dalla madre Antonina e dal fratello Dante, si trasferisce nei primi anni Trenta a Roma. Nino si appassiona alla recitazione dopo aver assistito a una rappresentazione della compagnia teatrale di Vittorio De Sica all’interno del sanatorio in cui era costretto in seguito a una grave forma di tubercolosi.

I genitori non vedono di buon occhio per il figlio il lavoro di attore e Nino, per accontentarli, si iscrive a Giurisprudenza, laureandosi nel 1945, contemporaneamente frequenta l’Accademia nazionale d’arte drammatica diplomandosi due anni dopo. E sempre nel 1947 esordisce per la prima volta al Teatro Piccolo di Roma.

Dopo aver interpretato vari ruoli in diversi spettacoli, prende parte a varietà radiofonici e commedie musicali. Al cinema arriva nel 1949 con “Torna a Napoli”, ma numerose sono le pellicole in cui recita. Infine approda alla tv con lo sceneggiato “L’Alfiere” e nel 1959 diventa famoso per “Canzonissima” in cui crea “Bastiano, il barista di Ceccano”.

Negli anni sceglierà di nuovo il teatro e la tv (con anche il passaggio da “Carosello”).

Il 7 luglio 2003, subito dopo la fine delle riprese del film “La fine di un mistero”, viene colpito da un ictus mentre si trova a casa a Roma. Dopo il ricovero viene mandato a casa a settembre, a dicembre una nuova emorragia cerebrale e infine, tra alti e bassi, morirà il 4 giugno 2004.

È sepolto al cimitero del Verano.

(Unioneonline/s.s.)

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