Quella custodia verde rettangolare appoggiata a un cestino della spazzatura al mercatino delle pulci di Porte de Clignancourt, alla periferia di Parigi, ha insospettito una signora. Ha atteso una decina di minuti e dopo che non si è fatto avanti nessuno l'ha portata a casa. Quando ha aperto la custodia ha trovato un bellissimo violino di fine '800 e un passaporto semidistrutto nella tasca porta spartiti. Da lì è risalita al nome del musicista e tramite l'Orchestre des Champs-Élysées ha avuto la conferma: si tratta del prezioso Giulio Degani Venezia 1899 che tre mesi fa era stato rubato a un musicista cagliaritano sul treno diretto alla Gare Montparnasse.

Il violinista Enrico Tedde non crede ai suoi occhi: “Una storia davvero incredibile. Ho ritrovato il mio strumento intatto, esattamente come l'avevo lasciato, archetti compresi, come se non fosse mai stata aperta la custodia. L'ho anche suonato, è un po' molle perché è stato fermo tre mesi, un po' come una persona che non fa movimento per tre mesi e perde il tono muscolare, ma poi è sana e lo riacquista”.

Violino e archetti hanno un valore di 100mila euro, ma trattandosi di uno strumento prestigioso, realizzato da un liutaio veneziano alla fine dell'Ottocento è risultato invendibile. Oltre al valore monetario c'è quello affettivo per il musicista cagliaritano che suona da diversi anni nella prestigiosa orchestra parigina des Champs-Élysées, fondata nel 1991, che ha base tra Parigi e Vienna ed è specializzata nell'esecuzione su strumenti d'epoca della musica scritta tra la metà del XVIII e gli inizi del XX secolo.

“La mia gioia è anche quella degli orchestrali, perché ogni musicista ha un rapporto unico col proprio strumento. Incontrerò la signora in occasione del prossimo concerto a Parigi il 15 maggio per il trentesimo anniversario del l’Orchestre Des Champs Elysées, potrò così ringraziarla e ricompensarla”.

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