Quattordicesima edizione in Bulgaria del festival internazionale delle maschere antropomorfe del Mediterraneo e a sfilare per le strade di Pernik c’erano anche le tradizioni sarde grazie all’attività del circolo “Sardica” di Sofia che dopo due anni di restrizioni per la pandemia riprende i suoi eventi.

Oltre 10mila sono stati i figuranti che hanno preso parte alla manifestazione, con 15 gruppi arrivati dall’estero (Croazia, Macedonia del Nord, Grecia, Italia, solo per citarne alcuni).

Il gruppo sardo Associazione Culturale Su Maimulu di Gairo era composto da 20 maschere «e ha avuto un notevole successo – spiega Carlo Manca del circolo “Sardica” - culminato nella sfilata davanti al palco d’onore dove sono stati presentati al numeroso pubblico bulgaro e straniero e dove hanno rappresentato con enfasi le scene delle maschere de s'urtzu"; figura orribile e aggressiva che attacca tutti; de su cuadderi, vestito da cavallo, figura parlante; de su poddinaiu, vestito da donna, lancia crusca, simbolo di abbondanza; de sa  filadora, figura inquietante».

Le maschere del gruppo Su Maimulu (foto concessa)
Le maschere del gruppo Su Maimulu (foto concessa)
Le maschere del gruppo Su Maimulu (foto concessa)

Su Maimulu ha potuto partecipare grazie alla collaborazione col circolo e all’AITEF Sardegna, rappresentata sul posto dal presidente Tonino Casu. Della delegazione faceva parte anche il rappresentante del comune di Sardara Giuseppe Garau, cittadina gemellata col comune di Pernik. Il presidente di Su Maimulu è stato ricevuto ufficialmente dal sindaco di Pernik e gli è stato conferito un attestato.

Un momento della manifestazione (foto concessa)
Un momento della manifestazione (foto concessa)
Un momento della manifestazione (foto concessa)

(Unioneonline/s.s.)

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