I 350 rappresentanti dei 70 circoli sardi sparsi per la Penisola riuniti a convegno ad Assago, alle porte di Milano, nella settima edizione del Congresso “I sardi in Italia” organizzato dalla Fasi. 

A fare gli onori di casa dell’evento – intitolato “Su nou e su connotu. La forza del nuovo e il valore dell’esperienza per orientarsi nel domani” - Serafina Mascia, presidente per 10 anni della federazione: “Ripartiamo in presenza come abbiamo fortemente voluto, dopo il difficile periodo della chiusura, con lo sguardo rivolto al futuro”, ha detto Mascia nel suo intervento. Aggiungendo: “Occorre puntare sui giovani e sulle donne, sulle nuove professionalità, mettendo in campo progetti con obiettivi che offrano opportunità reali di scegliere il proprio destino. Alla politica regionale chiediamo di rimettere al centro dei settori di interventi i temi dello spopolamento e della emigrazione, con programmi e iniziative dotate di risorse adeguate, capaci di incidere”.

Nell’occasione la stessa Mascia ha annunciato la volontà di non ricandidarsi, per lasciare spazio a “forze nuove”, annuncio accolto da un lungo applauso. 

Serafina Mascia (Foto Fasi)
Serafina Mascia (Foto Fasi)
Serafina Mascia (Foto Fasi)

Poi spazio agli interventi dei numerosi ospiti, da Arianna Censi, assessore del Comune di Milano che ha portato i saluti del sindaco Beppe Sala, a Roberto Mura, consigliere regionale di origine sarda, passando per Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l’Insularità, Giorgio Macciotta, presidente della Casa Gramsci di Ghilarza, Elvira Serra, del Comitato ministeriale per le celebrazioni deleddiane, fino ad arrivare al viceministro allo Sviluppo Economico Alessandra Todde, all’assessore regionale al Lavoro Alessandra Zedda e al presidente del Consiglio regionale Michele Pais. 

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Proprio Alessandra Todde, nel suo intervento ha parlato della necessità di puntare su donne giovani, “che costituiscono il vero ponte per il futuro”.

Dal canto proprio, Michele Pais ha sottolineato il ruolo degli emigrati quali “custodi della tradizione e della cultura millenaria della nostra isola e i migliori ambasciatori della sua immagine nel mondo”.

"I circoli – ha aggiunto Pais - sono anche il migliore strumento per la internazionalizzazione delle aziende e delle produzioni sarde che non riescono ad entrare nel circuito della grande distribuzione”.

Pais ha infine accennato anche alla modifica della legge sull’emigrazione 7/91 “per attualizzarla alle necessità moderne, modifiche da fare sentendo i circoli e la FASI, che meglio conoscono necessità e opportunità”.

“Nei contenuti di Su Nou e Su Connotu - ha detto invece Alessandra Zedda – c'è tutto il valore che l'emigrazione dei nostri sardi rappresenta per la nostra Sardegna. La sfida del dopo Covid – ha aggiunto la vicepresidente della Regione – è quella di lavorare insieme, uniti per riportare in Sardegna i tanti emigrati in giro per il mondo. E soprattutto evitare che i nostri giovani siano costretti ad andare oltre mare”.

Anche Zedda ha accennato alla riforma della legge regionale 7/91 e in particolare del rifinanziamento attraverso i fondi comunitari dei circoli sardi, “che oggi sono al limite della sopravvivenza”. “Dobbiamo caratterizzare i progetti - ha aggiunto -  per il superamento della insularità, che deve diventare, non solo per l'inserimento del principio in Costituzione, ma reale opportunità che lega la Sardegna a ogni figlio emigrato”.  

Il congresso proseguirà anche nella giornata di domenica. 

(Unioneonline/l.f.)

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Video: 

Arianna Censi, assessore alla mobilità del Comune di Milano

Michele Pais, presidente del Consiglio regionale

Alessandra Zedda, vicepresidente della Regione 

Roberto Mura, consigliere regionale della Lombardia

Intervista ad Alessandra Todde, viceministro

Serafina Mascia, presidente della Fasi

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