La Regione agli emigrati sardi a Valencia: «Vi siamo vicini, pronti a fare la nostra parte»
Lettera dell’assessora Manca al Circolo Shardana della città iberica colpita dal maltempo. «Disponibili a dare aiuto ai conterranei in difficoltà»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Messaggio di vicinanza della Regione Sardegna agli emigrati dall’Isola residenti nella provincia spagnola di Valencia, devastata dal maltempo.
È arrivato in una lettera dell’assessora al Lavoro, all’Emigrazione e alla Cooperazione Desirè Manca, indirizzata al presidente del Circolo dei Sardi “Shardana” della città iberica, Pierluigi Melis.
Una missiva «per esprimere ai soci e alle socie del Circolo, agli amici e alle amiche della Sardegna la mia personale solidarietà e vicinanza insieme quella della Giunta e dell'intera Regione Sardegna».
«So dell'impegno profuso da tutti e tutte voi nel rendervi disponibili a soccorrere e sostenere quanti sono stati danneggiati pesantemente da questo evento, sia sardi che spagnoli, e questo rende onore al senso di responsabilità e condivisione che accomuna la gente di Sardegna», scrive Manca. Aggiungendo: «Grazie perché attraverso il Circolo rappresentate il volto solidale e accogliente della nostra Isola e manifestate concretamente la presenza della nostra Regione, attraverso la vostra azione quotidiana».
Ancora, l’assessora chiede al presidente «di tenerci informati delle prossime evoluzioni e in particolare di segnalarci le situazioni e condizioni di precarietà e emergenza che richiedono un sostegno e un intervento immediato. Ci rendiamo disponibili a fare la nostra parte nella misura più adeguata possibile, pertanto attendiamo da te indicazioni precise e dettagliate sulle criticità vissute dai nostri conterranei presenti in quei territori devastati».
«Ti prego inoltre – conclude la lettera - di portare a tutte le persone che incontrerai la nostra vicinanza e disponibilità. Sentici vicini e sentite con voi l'intera Regione Sardegna, pronti ad affiancarvi e accompagnarvi in questa lunga e difficile opera di ricostruzione e rinascita».
(Unioneonline)