Hanno fatto ballare i bambini della Tanzania, ora la Jerusalema challenge di E-ducare, che ha coinvolto gli alunni delle scuole Benedetto Croce di Pula e Dante Alighieri di Muravera, è pronta a sbarcare in Irlanda.

A insegnare ai piccoli irlandesi i passi della Jerusalema sarà Silvia Paola Lai, insegnante, coreografa ed ex campionessa regionale di ginnastica artistica. 

Silvia sarà ospite dell’ambasciatore italiano Ruggero Corrias e della consorte Vania Lorenzo, che – in collaborazione con il Comites e l’associazione E-ducare -  hanno organizzato per bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni nei meravigliosi giardini di Lucan House una giornata dedicata al divertimento, al gioco, ma anche alla solidarietà.

Durante la giornata i piccoli parteciperanno ad  una caccia al tesoro ispirata al magico mondo di Harry Potter, faranno il carving delle zucche ed impareranno soprattutto i passi della Jerusalema challenge. 

L'iniziativa della danza di E-ducare è nata circa un anno fa, quando Silvia Paola Lai, su richiesta dell’associazione irlandese E-ducare, aveva creato una coreografia per le sue allieve con la speranza che altri bambini in diverse parti del mondo avrebbero seguito i suoi passi danzando tutti insieme per costruire un futuro migliore.

Alla performance dei bambini di Pula e Muravera hanno prontamente  risposto anche  i bimbi dell'orfanotrofio Karim di E-ducare, situato ad Arusha in Tanzania. I bimbi hanno improvvisato dei passi di danza in base ai video che gli sono stati inviati e hanno risposto alle tante domande dei coetanei sardi che chiedevano loro notizie sulla loro scuola.

Un progetto che ha entusiasmato i bimbi sardi, felici di coinvolgere con la loro performance i coetanei africani. 

Per Emiliana Capurro, presidente del Comites, la tappa irlandese della Jerusalema challenge rappresenterà un momento di confronto per i più piccoli: “La giornata a Lucan House sarà un’occasione di divertimento, ma anche un’iniziativa importante volta all'apprendimento della diversità attraverso il gioco. I bambini infatti ascolteranno la storia di E-ducare e dei bimbi della Tanzania e del Vietnam e ripeteranno la stessa coreografia, tutti uniti nella danza. Ho presentato con gioia ed orgoglio questa iniziativa come presidente del Comites, come volontaria di E-ducare ed anche come mamma”.

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