Utilizzare fanghi di risulta per la creazione di fertilizzanti green e a basso costo da impiegare per usi agricoli, con un notevole risparmio di acqua.

Il progetto, che ha ricevuto un finanziamento di 2,4 milioni di euro (di cui 2,2 dall'Ue), è stato presentato ad Aqaba, in Giordania, dalla partnership formata da Cirem-Crenos ed Enas, in collaborazione con la Cooperativa produttori di Arborea e il sostegno del Comune di Arborea e dell'Agenzia regionale Laore.

Gli ideatori hanno illustrato i primi risultati dell’impianto pilota sperimentale per l'estrazione di fertilizzanti dagli scarti degli impianti di trattamento dei reflui della Coop.

"L'impianto sperimentale di Arborea", ha spiegato Giovanni Sistu, docente della facoltà di Studi economici, giuridici e politici, "è in funzione dal luglio scorso ed è finalizzato al riutilizzo degli effluenti degli impianti zootecnici per la produzione di fertilizzanti 'puliti', utilizzando tecnologie avanzate di stripping, in un'area sensibile per la presenza di nitrati nelle falde sotterranee".

"Le unità di filtrazione a membrana rimuovono efficacemente l'ammoniaca dai flussi di acque reflue e le converte in solfato di ammonio, fertilizzante – ha aggiunto – largamente utilizzato in agricoltura e dosabile senza danneggiare gli equilibri eco sistemici. Il monitoraggio della qualità del fertilizzante prodotto e l'avvio della sperimentazione in campo garantiranno la qualità dei risultati del progetto, si spera destinato a contribuire a risolvere un problema strutturale del comprensorio di Arborea e di altre aree isolane oggetto di indagine dagli enti territoriali competenti e dalle Università di Cagliari e Sassari".

L’iniziativa fa parte delle azioni innovative per il risparmio d'acqua messe in campo dal partenariato Mediss (Autorità Palestinese, Italia, Giordania, Tunisia). 

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata