Dopo le raccomandazioni delle autorità sanitarie francesi e della commissione tedesca Stiko circa l’opportunità di somministrare il vaccino Moderna nella fascia di età sopra i 30 anni per via del pericolo miocarditi, la farmaceutica americana ha effettuato alcune precisazioni.

Anzitutto i numeri: il vaccino anti-Covid di Moderna è stato finora utilizzato in oltre 155 milioni di persone nel mondo, con alcune autorità sanitarie hanno osservato un piccolo aumento di fenomeni di miocardite lieve in individui di sesso maschile tra i 12 e i 29 anni, mai nelle femmine.

L'effetto collaterale è associato solo al setting di vaccinazione primaria con le due dosi e non al booster.

Il chiarimento arriva dal chief medical officer dell'azienda farmaceutica Usa Paul Burton, nel corso di un briefing con la stampa a New York.

Generalmente i casi osservati di miocarditi riscontrati – ha spiegato Burton – si sono risolti spontaneamente e in breve tempo.

Il testosterone potrebbe essere un fattore che contribuisce all'insorgenza, è stato spiegato.

Moderna ha anche già sottoposto all’Ema, come annunciato nelle ultime ore, la valutazione del proprio vaccino nella fascia di età 6-11 anni. L'eventuale luce verde dell'Ema sull'utilizzo del vaccino Moderna per i bambini dovrà ricevere il via libera definitivo della Commissione europea, l'istituzione alla quale spetta prendere la decisione finale.

(Unioneonline/v.l.)

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