Una nuova emergenza sanitaria in Europa? Il timore esiste ed è rappresentato dalla paura di una epidemia provocata questa volta non da un virus, ma da un oppiode sintetico, sintetizzato in Belgio quasi 60 anni fa: il fentanil. La sua prescrizione era indicata per gli effetti simili alla morfina in condizioni di dolore associato a malattie croniche o ad interventi di chirurgia. La sua distribuzione si è trasformata in un abuso in diverse condizioni cliniche ed è diventata oggetto di traffici illeciti. È disponibile sul mercato illegale in diverse forme, tra cui liquida e polvere. Viene associato a eroina, cocaina e metamfetamina.

Possiede una potenza 50 volte superiore a quella dell’eroina e 100 volte quella della morfina. Per questo viene chiamata la droga degli zombie, per la sua capacità di creare morti ambulanti in chi ne abusa. Può causare vomito, stipsi, sedazione, stato di sonnolenza, confusione, depressione dell’attività respiratoria e morte.

Tra la fine del secolo scorso e l’inizio del 2020 gli Stati Uniti hanno stimato più di un milione di morti per overdose, portando i media a parlare di un massacro umano silenzioso. Nel 2021 sono state notificate circa 140 morti per overdose nell’Unione Europea.

I governi del Vecchio Continente temono una crisi simile a quella americana.

Il 12 marzo scorso è stato presentato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e dal Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, il piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanil.

La paura è che la riduzione dell’offerta di eroina dall’Afghanistan possa spingere la criminalità organizzata a creare mix con fentanil sempre più frequentemente o alla sostituzione totale dell’eroina.

© Riproduzione riservata