L'obiettivo è quello di tenere maggiormente sotto controllo i sintomi, come le fluttuazioni motorie ei disturbi del sonno e ridurre l'impatto: per il paziente, un notevole miglioramento nella qualità della vita. È stato impiantato ieri, mercoledì 6 agosto, nell'Unità operativa di Neurologia dell'ospedale San Martino di Oristano, il primo infusore sottocutaneo di levodopa, un farmaco utilizzato per trattare i sintomi del Parkinson, su un uomo di 71 anni dell'oristanese affetto dalla malattia in fase avanzata e complicata.

«I pazienti – ha spiegato la dottoressa Rita Farris, che dirige l'ambulatorio Disturbi del Movimento dell'unità operativa di Neurologia guidato dal dottor Bastianino Murgia – normalmente assumono il farmaco levodopa per via orale. Con il passare del tempo però, dopo anni di malattia, questo perde efficacia perché si riduce la sua biodisponibilità (ovvero il grado e la velocità in cui il farmaco entra in circolazione), esponendo i pazienti a fluttuazioni sempre più frequenti e invalidanti, come i blocchi motori, i movimenti in eccesso o un sonno sempre più disturbato». Il vantaggio della nuova terapia sottocutanea, disponibile dal 2024, consiste invece nella modalità di somministrazione del farmaco, che viene rilasciato in maniera costante e continuativa nel corpo nell'arco delle 24 ore. L'impianto avviene, essenzialmente, con il posizionamento di un ago nel braccio o nell'addome, collegato a una pompa di infusione che eroga il farmaco in maniera continuativa, sia di giorno che di notte.

Si tratta di una procedura semplice, che può essere gestita a domicilio da un caregiver formato e istruito dal personale sanitario sull'utilizzo del farmaco, sulle modalità per posizionarlo, sulla disinfezione e tutti gli altri passaggi necessari a una corretta somministrazione della terapia. Quello di ieri è il primo paziente a beneficiare della nuova terapia al San Martino, ma altri pazienti, nei quali la malattia è in fase avanzata, si sono già candidati all'impianto della pompa di infusione. Attualmente l'ambulatorio Disturbi del Movimento dell'ospedale San Martino di Oristano conta oltre 130 pazienti affetti da morbo di Parkinson seguiti dalla struttura.

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