Dall'ictus ai tumori, dalla demenza al diabete, le malattie non trasmissibili rappresentano 7 delle 10 principali cause di morte al mondo.

A dirlo sono le Stime Globali sulla Salute 2019 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che confermano il trend in crescita della longevità: nel 2019 le persone vivevano 6 anni in più rispetto al 2000, con una media globale di 73 anni nel 2019 rispetto a quasi 67 nel 2000.

Fra le principali cause di morte escono dalla triste classifica Aids e tubercolosi, mentre le malattie cardiovascolari si confermano il killer numero 1 e rappresentano il 16% dei decessi totali per tutte le cause.

Le malattie cardiache restano, dunque, la principale causa di morte a livello globale degli ultimi 20 anni, con un marcato aumento nell'ultimo periodo nei paesi asiatici e un calo del 15% in Europa.

In crescita anche i decessi per diabete, aumentati del 70% a livello globale tra il 2000 e il 2019, soprattutto tra i maschi. C'è invece una diminuzione globale delle morti per malattie trasmissibili, anche se il dato relativo resta molto alto nei paesi a basso e medio reddito.

Nel 2019, le polmoniti sono state classificate come la quarta causa di morte ma il numero globale di decessi è diminuito di quasi mezzo milione rispetto al 2000. Lo stesso vale per l'Aids, sceso dall'ottava causa di morte nel 2000 alla 19esima nel 2019, e per la tubercolosi, passata dal settimo posto nel 2000 al 13esimo nel 2019, con una riduzione del 30% dei decessi globali.

"Queste nuove stime ci ricordano che dobbiamo intensificare rapidamente la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle malattie non trasmissibili" e "migliorare drasticamente l'assistenza sanitaria di base a livello equo", ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms.

(Unioneonline/v.l.)
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