Sclerosi multipla: la Sardegna è la regione italiana con la più alta incidenza, circa il doppio della media nazionale.

Nell'Isola, infatti, sono registrati 7mila casi, sui 122mila totali riscontrati nel Paese.

Sono i dati emersi nel corso dell'ultima seduta della commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Domenico Gallus, convocata per cercare di trovare soluzioni per migliorare la vita dei malati.

Snocciolati anche i numeri relativi alle cure: al Binaghi negli ultimi tre anni sono stati visitati oltre 4.250 pazienti, di cui 3.200 in trattamento.

Nel 2019 sono stati presi in carico 400 nuovi pazienti. Sono, invece, 1200 i malati assistiti dai medici dell'Azienda ospedaliera universitaria di Sassari.

E poi i problemi con cui si scontrano quotidianamente i pazienti, evidenziati dai rappresentanti dell'Aism (Associazione italiana sclerosi multipla). Ovvero: la carenza di personale medico e infermieristico, le liste d'attesa inaccettabili per prenotare una risonanza magnetica, ma anche la carenza di un adeguato sostegno psicologico per i pazienti e la mancanza di centri per la riabilitazione. I rappresentanti dell'Aism hanno anche sottolineato la necessità di rendere subito disponibili per i pazienti sardi i farmaci approvati dall'Aifa.

E ancora, tra le altre criticità evidenziate spiccano la mancanza di un'assistenza multidisciplinare del paziente e la carenza di un osservatorio che fornisca un dato epidemiologico e consenta, così, di individuare la migliore organizzazione del personale e delle risorse economiche. Non ci sono però, hanno spiegato dall'Aism, difficoltà a reperire i farmaci prescritti.

La stessa Aism ha anche chiesto alle autorità regionali la riapertura del tavolo tecnico sulla sclerosi multipla, che non si riunisce ormai da più di un anno.

(Unioneonline/l.f.)
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