Un nuovo direttore del Servizio di cardiologia universitaria e una nuova responsabile del Servizio provveditorato. Sono le novità annunciate dal direttore generale dell'azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, Antonio D'Urso, ai direttori delle strutture ospedaliere.

A guidare la Cardiologia delle cliniche, dopo il collocamento a riposo di Antonello Ganau, sarà Guido Parodi. Mentre la nuova direttrice del Provveditorato è Ivana Falco, a sostituzione di Antonio Solinas che dall'1 ottobre è andato a dirigere il Servizio Affari generali, prima retto da Chiara Seazzu ora a capo delle Risorse umane.

"Il nostro obiettivo - afferma il Dg - è quello di puntare a un maggiore sviluppo delle Cardiologie, per questo sarà importante una stretta sinergia tra le due strutture aziendali. Proprio in quest'ottica - sottolinea l'Aou sassarese - la Cardiologia di viale San Pietro e quella del Santissima Annunziata, diretta da Pierfranco Terrosu, hanno già avviato l'attività di collaborazione".

"Perché dobbiamo integrarci per dare risposte ai bisogni assistenziali dei cittadini", conferma Parodi.

Guido Parodi, che arriva da Firenze, è specializzato in cardiologia interventistica e sarà anche il nuovo direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell'università di Sassari.

Ivana Falco arriva invece da una lunga esperienza nell'assessorato Lavori pubblici della Regione Sardegna. Ad attenderla da subito importanti obiettivi. "Dobbiamo proseguire con energia la fase di stabilizzazione degli acquisti - sottolinea la manager - che ha avuto un periodo difficile dopo l'accorpamento del Santissima Annunziata con la Aou. Davanti, inoltre, c'è anche la partita degli investimenti per oltre 7 milioni per il potenziamento, l'ammodernamento tecnologico e la razionalizzazione della rete infrastrutturale dei servizi sanitari".

Per affrontare queste sfide, la nuova dirigente ha già messo in moto la macchina organizzativa degli uffici di via Coppino: "Si tratta di un lavoro complesso - dice - che comporterà necessariamente un lavoro di squadra con tutte le unità operative per una collaborazione in un processo condiviso, che vede il paziente al centro delle nostre azioni".

(Redazione Online/v.l.)
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