Le case farmaceutiche si iniziano a muovere per neutralizzare la variante Omicron, di cui si sa ancora poco e che non è detto che sfugga agli attuali vaccini.

Ma Moderna ha dato il via ai suoi test, sia con un vaccino specifico (mRNA-1273.529) contro la mutazione sudafricana che con candidati booster del suo vaccino già utilizzato.

Contro Omicron “abbiamo tre linee di difesa che avanzano in parallelo”, spiega l’azienda: “Un booster con una dose più alta di mRNA-1273, 100 mg. Poi stiamo studiando in fase clinica due candidati booster multi-valenti che anticipano mutazioni come quelle emerse nella Omicron, i dati sono attesi per la prossima settimana. Inoltre stiamo procedendo con un candidato booster specifico contro Omicron, mRNA 1273.529”, ha detto il Ceo Stephane Bancel.

“Le mutazioni della Omicron sono preoccupanti”, ha spiegato, “e ci stiamo muovendo il più velocemente possibile per colpire questa variante, essere proattivi rispetto all’evoluzione del virus è decisivo per sconfiggere la pandemia”.

L'azienda farmaceutica ha poi sottolineato che la variante Omicron include mutazioni già viste nella Delta ritenute responsabili di una maggiore trasmissibilità. E mutazioni scoperte nelle varianti Beta e Delta che lasciano scoperta l'immunità.

La combinazione di tali mutazioni rappresenta un significativo e potenziale rischio di accelerare il calo dell'immunità sia naturale che quella indotta dal vaccino.

(Unioneonline/L)

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