Oltre cento candidati nella corsa al vaccino contro il Covid: ma solo dieci sono più "avanti"
Pochi sono in stato avanzato come quello Oxford. In campo tutti i giganti della farmaceuticaNon c'è solo il vaccino di Oxford in prima fila nella lotta al coronavirus.
Sono ben 115 gli studi in corso con un bilancio che è tutt'altro che definitivo e si aggiorna quasi quotidianamente: ma secondo il report pubblicato su Nature della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, sono meno di dieci i candidati in una posizione più avanzata, per risultati ottenuti, risorse a disposizione e livello delle sperimentazioni.
Alla corsa concorrono tutti i giganti della farmaceutica, i soli che potranno poi garantire le strutture industriali per la straordinaria produzione che sarà necessaria per far fronte alla domanda globale.
Diverse le strade percorse. Alcuni, come il vaccino americano Moderna, utilizzano il codice genetico necessario dalle cellule umane per la sintesi di antigene virale, mentre altri, come il vaccino Oxford, si basano sull'utilizzo dell'adenovirus, che normalmente causa il raffreddore, capace di trasportare nelle cellule un gene sintetico.
Fra i vaccini che hanno ottenuto il via libera per i test sull'uomo compare proprio il vaccino "scelto" dall'Italia, quello Oxford-Advent Irbm, con una collaborazione italo-americana con l'azienda Advent-Irbm di Pomezia, che ha avviato i test sull'uomo il 23 aprile.
Fra gli altri compare il NIaid - Moderna Therapeutics, sviluppato negli Usa dall'istituto guidato da Anthony Fauci; il BioNTech-Pfizter, dalla collaborazione tra il colosso americano Pfitzer e la tedesca biotech BioNTech; la Food and Drug Administration ha autorizzato la sperimentazione clinica per il vaccino a base di Dna proposto dall'azienda americana Inovio, chiamato Ino-4800.
In Cina si testa sull'uomo il vaccino di CanSino Biologics e 2 vaccini messi della Shenzhen Geno - Immune Medical Institute sono stati avviati alla fase dei test clinici su 100 volontari sani. I candidati in questione, LV-SMENP-DC e aAPC, sono basati sull'utilizzo di lentivirus per far esprimere dalle cellule le proteine virali e attivare di conseguenza il sistema immunitario.
(Unioneonline/D)