Il nutrizionista ci spiega come valutare una quantità di cibo adeguata

Uno dei dubbi più frequenti dei miei pazienti riguarda le porzioni: quanta pasta posso mangiare? Quanta frutta al giorno è consigliata? Spesso, infatti, non è importante solo cosa mangiamo, ma quanto ne mangiamo! Le quantità sono spesso la differenza tra una dieta equilibrata e una che porta a squilibri di peso e salute. In sintesi, posso affermare che viviamo in un mondo dove l’offerta di cibo è abbondante e spesso “ingannevole”: le confezioni monodose sono più grandi del necessario, nei ristoranti le quantità superano quelle raccomandate e i piatti casalinghi tendono a variare in base alle abitudini familiari. Per chi non vuole passare la giornata a pesare posso suggerire un metodo visivo veloce e pratico: usare la mano come unità di misura. Palmo della mano → carne o pesce; pugno chiuso → pasta, riso o cereali; due mani a coppa → verdura e frutta; un pollice → formaggio stagionato; due pollici → formaggio fresco. Non esistono porzioni “rigide” valide per tutti: tuttavia, avere un riferimento pratico aiuta a ritrovare equilibrio e consapevolezza.

Pietro Senette

Nutrizionista e ricercatore

© Riproduzione riservata