Olio d’oliva e tumori: così tre cucchiai al giorno riducono il rischio di mortalità
Negli ultimi studi l’evidenza di un alimento prezioso nella lotta al cancro non solo in tema di prevenzione ma anche di guarigionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un valido alleato nella lotta al cancro, alimento alla base di una dieta sana ed equilibrata non solo in tema di prevenzione ma anche di guarigione. Parliamo dell’olio extravergine di oliva, che in virtù delle sue molteplici qualità e in ragione della sua ineguagliabile miniera di antiossidanti aiuta nella prevenzione contro i tumori.
A dimostrarlo numerosi studi epidemiologici eseguiti soprattutto su donne guarite dal tumore al seno: le evidenze che ne sono emerse indicano come un consumo ripetuto di olio extra vergine di oliva sia fondamentale nella prevenzione delle recidive.
Fra gli altri l’indagine di ricerca EPIC (European Prospective Investigation into Cancer), comprendente donne provenienti da Italia, Grecia e Spagna: la ricerca ha rilevato che il gruppo che si è attenuto strettamente al modello dietetico mediterraneo ha mostrato una significativa riduzione (del 7%) del rischio di cancro al seno in postmenopausa rispetto al gruppo che vi si atteneva più blandamente.
Un’altra indagine eseguita dalla Fondazione Veronesi nel 2024 ha mostrato come - dall’analisi per 12 anni dei biomarcatori infiammatori, metabolici, cardiovascolari e renali di 22.892 partecipanti, 11.976 donne e 10.916 uomini con un'età media all'arruolamento di 55,4 anni - il consumo più elevato di olio d'oliva abbia ridotto l'associazione con la mortalità per tutte le cause e per il cancro rispettivamente del 21,2% e del 13,7%. Con l’indicazione al consumo di almeno tre cucchiai al giorno di olio extravergine di oliva.
Lo studio PREDIMED, prima indagine clinica che valuta l’apporto della dieta mediterranea nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari, ha raccolto poi anche informazioni sull’incidenza del cancro al seno come esito secondario. I partecipanti sono stati randomizzati in uno dei tre gruppi di studio: dieta mediterranea arricchita con olio extra vergine di oliva, dieta mediterranea arricchita con noci e dieta di controllo. E tra le 4152 donne nello studio, quelle assegnate alla dieta mediterranea arricchita con olio extravergine di oliva presentavano un rischio inferiore del 68% di cancro al seno in postmenopausa rispetto alle donne del gruppo di controllo. Inoltre, un aumento del 5% delle calorie dell’olio extravergine di oliva è stato associato a una riduzione del 28% del rischio di cancro al seno: maggiore è l’assunzione di olio extra vergine di oliva, in sostanza, minore è il rischio di cancro al seno in postmenopausa.
PROGNOSI MIGLIORE – Nello studio PREDIMED, i ricercatori sono poi giunti a varie conclusioni: la dieta dell’olio extra vergine d’oliva ha ridotto il numero di lesioni cancerose; il numero di tumori che si sono sviluppati era chiaramente e significativamente basso; i tumori erano meno aggressivi e avevano una prognosi migliore. Questo effetto benefico potrebbe essere correlato all’acido oleico, l’acido grasso monoinsaturo predominante nell’olio extra vergine d’oliva. È stato osservato che questo acido grasso riduce la produzione di prostaglandine derivate dall’acido arachidonico, che a sua volta svolge un ruolo significativo nella produzione e nello sviluppo dei tumori. Tuttavia, non è escluso che anche altri costituenti dell’olio EVO, come antiossidanti, flavonoidi, polifenoli e squalene possano avere un’influenza positiva. Si ritiene che lo squalene abbia, ad esempio, un effetto favorevole sulla pelle riducendo l’incidenza dei melanomi.
TUTTI I BENEFICI – Ci sono poi altre implicazioni positive dell’olio EVO: grazie al sitosterolo contenuto al suo interno, l’olio extra vergine d’oliva impedisce parzialmente l’assorbimento del colesterolo da parte dell’intestino tenue e aiuta in casi di malattie quali il morbo di Chron. È stato inoltre documentato come rafforzi il sistema immunitario contro gli attacchi esterni di microrganismi, batteri o virus. Ha inoltre un effetto positivo nel prevenire la formazione di coaguli di sangue e l’aggregazione piastrinica. A livello di stomaco riduce il rischio di flusso o reflusso di cibo e succo gastrico dallo stomaco all’esofago. L’olio EVO è inoltre consigliato nelle malattie in cui è necessario mantenere la funzione pancreatica, come l’insufficienza del pancreas, la pancreatite cronica, la fibrosi cistica e le sindromi da malassorbimento.