Mangiare in determinati archi temporali fa bene alla nostra salute? Risponde Pietro Senette, nutrizionista e ricercatore.

«Seguire un orario regolare per i pasti è da considerare un approccio salutare basato su fondamenti scientifici. È infatti consigliabile fare la prima colazione tra le 7:30 e le 9:30 vista l’adeguata attività metabolica di questo lasso di tempo, garante di una digestione veloce degli alimenti, ed il pranzo per una ragione analoga tra le 12:30 e le 14:30, quando peraltro gli ormoni stimolanti il metabolismo sono in piena attività. Per quanto riguarda la cena non dovrebbe protrarsi oltre le 21 per lasciare spazio alle attività di “manutenzione” del nostro corpo.

L’essere umano ha un vero e proprio “orologio interno” detto ritmo circadiano che, sulla base delle 24 ore, regola l’alternarsi del sonno e della veglia e governa il metabolismo. Eventuali malfunzionamenti di questo “meccanismo” possono provocare dapprima dei disturbi del sonno e se perpetrati nel tempo addirittura vere e proprie malattie come diabete ed ipertensione arteriosa.

Mangiare in orario è quindi un aspetto fondamentale di uno stile di vita sano e può contribuire non solo a controllare il peso ma anche a favorire il benessere generale».

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