Influenza e Covid 19 potrebbero manifestarsi insieme in autunno. L'ipotesi non è da escludersi. E proteggere il maggior numero di persone con la vaccinazione, a partire da coloro già in precarie condizioni di salute e a maggior rischio di complicanze, consentirebbe di semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi assolutamente sovrapponibili tra le due malattie.

Questo l'invito dell'Ordine dei medici di Cagliari.

"Oltre alle categorie più a rischio come gli over 65, le donne gravide, i soggetti affetti da patologie croniche (cardiopatici, asmatici, bronchitici cronici, pazienti oncologici) - spiega Carlo Piredda, consigliere Ordine Medici di Cagliari e medico di Medicina Generale - è necessario coprire con la vaccinazione un numero molto più ampio di cittadini rispetto a quanto avveniva con le scorse campagne vaccinali. Per fare questo sarà necessaria una forte azione da parte della politica, del personale sanitario e dei media nel sensibilizzare a tal fine l'opinione pubblica facendo capire i benefici che la vaccinazione comporterebbe in previsione di una stagione autunnale e invernale a forte rischio di una seconda ondata da SARS COV2".

"Il vaccino antinfluenzale - continua l'Ordine - sarà fortemente raccomandato quindi a tutti i sanitari che operano a contatto con i pazienti e gli anziani in strutture residenziali e nei soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo come forze di polizia, vigili del fuoco. In particolare, la vaccinazione di massa rivolta a tutti i sanitari consentirà di ridurre la circolazione negli ambienti ospedalieri e nelle RSA dove vengono colpite le persone più fragili. Da non trascurare sarà la profilassi nei bambini in vista della riapertura delle scuole, anche per proteggere i nonni che trascorrono gran parte della giornata con i loro nipoti".

"Per fare tutto questo - conclude Piredda - occorrerà una grande organizzazione che preveda tempi, distanze e strutture adatte per accogliere i cittadini evitando gli assembramenti. Un grande ruolo sarà dato dalla cooperazione tra i dipartimenti di Igiene e sanità pubblica, i medici di Medicina Generale e i pediatri di libera scelta che saranno gli attori in prima linea nell'effettuare le vaccinazioni".

(Unioneonline/F)
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