I legumi sono un cibo per troppo tempo considerato povero ma che in realtà è una fonte preziosa di glucidi, proteine e micronutrienti, tanto da eleggerlo legittimamente pasto completo. Lenticchie, ceci e fagioli sono tipici della nostra tradizione e consumati con frequenza almeno bisettimanale, a rotazione, vanno tutti bene e consentono al nostro corpo di fare il pieno di sostanze nutritive preziosissime. In particolare, le prime sono considerate il legume più antico consumato dall’uomo e tra i baccelli, quelli più facilmente digeribili. Sono un vero toccasana per il nostro apparato digerente ed un ottimo cibo per il controllo dei valori ematici di colesterolo.

I ceci meritano invece una menzione speciale come paladini di livelli adeguati di glucosio nel sangue oltre che benefici per la circolazione cardiaca grazie al loro discreto apporto di magnesio.

Consumare legumi abitudinariamente è una sana consuetudine ma anche un importante passo verso diete maggiormente sostenibili capaci di ridurre l’impatto ambientale delle colture intensive. Diversamente da altri tipi di colture, i legumi sono infatti gli unici in grado di reperire dall’aria l’azoto di cui hanno bisogno per crescere ed un progetto pilota condotto in Scozia ha dimostrato che l’introduzione dei legumi nella rotazione delle colture ha ridotto il fabbisogno di azoto dall’esterno quasi della metà, mantenendo al contempo inalterata la produzione di cibo destinato all’alimentazione umana.

Dottor Pietro Senette – Nutrizionista

© Riproduzione riservata