Mal di testa, piedi gonfi, formicolio alle gambe. E ancora, disidratazione, astenia, stress, dolori muscolari. Alzi la mano chi, durante un viaggio in aereo di lunga durata, non ha mai avvertito uno di questi disturbi. Costretti dalle cinture di sicurezza a restare seduti per ore in quelle poltrone sempre più strette e, soprattutto, sempre più vicine allo schienale del sedile davanti con le ginocchia rattrappite, ecco che quei sintomi si avvertono in maniera più o meno accentuata.

L'elenco dei "malanni da viaggio in aereo" è lungo, e così un medico indiano specialista in ayurveda, Deepak Chopra, insieme alla Qatar Airways ha stilato un vademecum che può aumentare il benessere quando si vola.

ATTENTI ALLA DISIDRATAZIONE - La prima cosa da tenere a mente è che volare disidrata profondamente il corpo, generando così più stanchezza e irritabilità. Il consiglio degli esperti, quindi, è di bere molta acqua, evitare l'assunzione di alcolici, perché ad alta quota disidratano anche di più, e non assumere caffè in quantità eccessiva.

Chi riesce a consumare pasti leggeri ottiene come effetto quello di non appesantire la digestione (di per sé più complicata quando si è in quota). Per aiutare il processo sarebbe utile dopo il pasto alzarsi e camminare lungo il corridoio dell'aereo per qualche minuto.

MUOVERE IL CORPO - Trascorrere molte ore in uno spazio stretto può rivelarsi davvero fastidioso anche per i passeggeri più pazienti. Per questo motivo è importante dedicare pochi minuti ogni ora ad alcuni esercizi base in grado di riattivare la circolazione.

L'ideale sarebbe abbinarli a brevi camminate all'interno dell'aereo per ridurre al minimo i rischi di trombosi venosa, un'ipotesi questa non certo così frequente ma comunque favorita dalla lunga posizione obbligata in aereo. Di questo problema devono tenere maggiore considerazione le persone in sovrappeso e quelle anziane. Attenzione poi se si è stati sottoposti a interventi di chirurgia nel mese prima del volo, se si ha un tumore in fase attiva, o se si assume una terapia ormonale con estroprogestinici. Uno studio di alcuni anni fa mostrava la necessità di muoversi il più possibile durante il volo per ridurre al minimo i disagi. Quindi, meglio scegliere un posto di corridoio che vicino al finestrino, perché in questo modo si ha la possibilità di alzarsi ogni tanto o di stendere le gambe (soprattutto se si viaggia in economica).

NAUSEA E OCCLUSIONE: I RIMEDI - I fastidi legati alla pressurizzazione della cabina, all'interno della quale si cerca di ricreare il più possibile le condizioni terrestri, sono ben noti. Una sensazione di occlusione e fastidio alle orecchie, specie durante la fase di discesa, è il sintomo più comune. In questo caso, i consigli sono sempre gli stessi: masticare una gomma, deglutire e sbadigliare sono le azioni più utili. Se invece lo spostamento dell'aereo è causa di nausea o malessere, un suggerimento è quello di fissare durante il volo un punto fermo, davanti al passeggero, all'interno della cabina. Questo dovrebbe aiutare ad attenuare il disturbo.

IL TRUCCO DEL JET LAG - Scesi dall'aereo, invece, il problema più comune si chiama jet lag e, come noto, deriva dal cambiamento di fuso orario, specie se di molte ore, che può portare a sfasamenti che richiedono alcuni giorni per essere superati. Un piccolo trucco consiste nel cambiare l'orario al proprio orologio man mano che si procede durante il viaggio, un'ora alla volta, invece che impostarlo dall'inizio con l'orario della destinazione d'arrivo. In questo modo il corpo e la mente hanno la possibilità di prendere le misure del cambiamento poco alla volta, con un impatto minore.

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