Mattinata di sensibilizzazione, oggi al liceo scientifico Marconi di Sassari, in collaborazione con l'Aou locale e l'Avis.

Un auditorium gremito di giovani curiosi, oltre un centinaio di studenti della terza, quarta e quinta classe, ha approfondito il tema dell’importanza della donazione di sangue.

Ad aprire i lavori è stata Mirella Boccoli, volontaria dell'Avis, che ha illustrato com'è nata l'associazione. “Abbiamo una grossa carenza di sangue - ha quindi affermato il dottor Pietro Manca, direttore del servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale dell'Aou di Sassari - Consumiamo circa 110 mila unità di globuli rossi ma ne abbiamo solo 80mila. Non siamo autonomi ma potremmo diventarlo soltanto se ognuno donasse il sangue periodicamente durante l'anno”.

Un accorato appello rivolto ai ragazzi per fare in modo che arrivi in famiglia e tra gli amici un messaggio di civiltà. Avvicinarsi al mondo della donazione, perché donare è un gesto nobile, gratuito e anonimo.

“Qualche giorno fa gli interventi chirurgici sono stati a rischio per la grave carenza di sangue - ha proseguito il dottor Manca - Ci sono persone che attendono in maniera spasmodica di essere curate ma per mancanza di sangue non possono subire l'operazione. Ecco perché è importante donare”.

Il sangue è indispensabile per tutti i pazienti che devono subire interventi chirurgici e pazienti affetti da patologie trasfusione-dipendenti come i malati oncologici, oncoematologici o talassemici.

Possono donare il sangue, si è ribadito nel corso della mattinata, i soggetti di età compresa tra i 18 e i 65 anni e in buone condizioni di salute. Inoltre, possono donare il sangue anche i soggetti che, guariti, hanno avuto il Covid-19.
(Unioneonline/v.l.)

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