Una giornata di screening per il melanoma e, in genere, per i tumori cutanei, con l’obiettivo di promuovere la diagnosi precoce.

L’appuntamento è per sabato 11 dicembre a Nuoro, dalle 8.30 alle 13.30: cinque medici dell’Unità Operativa di Dermatologia saranno disponibili, nell’ambulatorio dermatologico dell'Ospedale Cesare Zonchello -
padiglione B, 2° piano - per effettuare i controlli con l’esame clinico e dermatoscopico e con uno strumento di ultima generazione.
Si tratta del microscopio confocale, che consente dal vivo una visione quasi paragonabile all’esame istologico, senza i disagi dell’intervento chirurgico. Questi nuovi presidi diagnostici hanno permesso di diagnosticare, e quindi di asportare, melanomi in fase molto precoce di sviluppo, ottenendo una guarigione pressoché certa nel 50 % dei casi del 2021 (melanomi in situ) contro il 7% dei casi del 2010.

Nel 2021 sono stati diagnosticati ed asportati 305 carcinomi cutanei e sono stati sottoposti a diversi provvedimenti terapeutici circa 350 pazienti con carcinomi in situ (cheratosi attiniche).
Le consulenze della Giornata di prevenzione del melanoma si svolgeranno esclusivamente su prenotazione e sino a esaurimento posti, contattando, dal lunedì al venerdì, il numero 333/6134164 dalle 9 alle 13, oppure rivolgendosi direttamente allo sportello CUP degli ambulatori di Dermatologia.
“Il melanoma e in genere i tumori cutanei – spiega la dottoressa Maria Giovanna Atzori, direttrice facente funzioni dell’Unità Operativa di Dermatologia di Nuoro – sono guaribili con minimi interventi, nelle fasi iniziali di sviluppo, con percentuali che si avvicinano al 99%. Da questo deriva l’importanza della diagnosi precoce, per riconoscere e trattare i melanomi nelle prime fasi di sviluppo ed evitare così indagini e trattamenti molto più disagevoli e pesanti”.
“L’invito a prenotarsi – precisa la dottoressa Atzori – è rivolto principalmente alle persone con lesioni sospette, in particolare con storia personale o familiare di melanoma, di cute chiara, occhi azzurri, capelli rossi o biondi, con anamnesi di ustioni solari soprattutto in età pediatrica e con elevato numero di nevi, superiore a 50-60 (soprattutto se con difese immunitarie compromesse)”.
In una seconda fase, i pazienti che presentino lesioni sospette o dubbie verranno sottoposti ad esame videodermatoscopico o al microscopio confocale ed eventualmente a biopsia o asportazione delle lesioni.

(Unioneonline/v.l.)

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