Il 30% della popolazione mondiale è contrario a vaccinarsi contro il Covid-19. Ad affermarlo uno studio condotto in 19 paesi e coordinato dalla City University di New York.

L'indagine, pubblicata da Nature Medicine, vede l'Italia in media con l'andamento mondiale.

LO STUDIO - I ricercatori hanno condotto una survey su oltre 13mila persone, il 62% delle quali nella fascia 25-54 anni, chiedendo una stima della loro accettazione del vaccino, una volta disponibile, e se lo farebbero nel caso il loro datore di lavoro lo imponesse.

Dallo studio è emerso che il 71,5% del campione è disposto a immunizzarsi, una percentuale che scende al 61,4% se invece il vaccino non viene imposto.

A livello di singoli stati in Cina è emersa l'accettazione maggiore, vicina al 90%, mentre in Russia, paradossalmente il primo paese ad approvare un vaccino, quella minore, pari al 54%.

"La disponibilità a vaccinarsi così lontana dall'essere universale è un motivo di preoccupazione - concludono gli autori -. I paesi in cui l'accettazione supera l'80% tendono ad essere nazioni asiatiche con un forte governo centrale. Una tendenza relativamente alta alla vaccinazione si verifica anche in paesi a medio reddito, come Brasile, India e Sud Africa. Se non si rimedia a questa grande variazione nella volontà di accettare un vaccino contro il Covid-19 le differenze nelle coperture tra i paesi potrebbero ritardare il controllo della pandemia".

(Unioneonline/v.l.)
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