Un caschetto 'per la "realtà aumentata'', messo a punto da un gruppo di ricercatori di diversi Paesi e università europee, in grado di dar manforte ai medici durante gli interventi chirurgici.

È quello presentato alla Clinica odontoiatrica dell'Università di Cagliari, all'Ospedale San Giovanni di Dio, dove due dei ricercatori del team, il direttore della Clinica Vincenzo Piras, e il professor Raffaele Ciavarella, fisico, docente e ricercatore all'Università Sorbona di Parigi, ne hanno illustrato le qualità a studenti e docenti della Facoltà di Medicina.

Il prototipo permette di filmare e inviare immagini a un tutor, che, grazie alla visione aumentata e dettagliata della parte del corpo del paziente, potrà seguire a distanza il buon andamento dell'intervento e fornire indicazioni al chirurgo che sta operando.

''Tutti i comandi sono impartibili anche vocalmente - spiega Piras - e questo permette di avere le mani libere per operare. Inoltre, ingrandisce quello che sto vedendo, ad esempio una gengiva o un vaso sanguigno, fino ad otto volte. Ma non è finita: consente di filmare senza interruzione, fotografare ed evidenziare le differenze tra quello che sto facendo e quello che dovrei fare; mi permette di sapere dove passano i vasi sottocutanei, quelli profondi; mi fa vedere in 3D e consente di navigare nella letteratura medica e avere tutti gli esami clinici eseguiti sul pazienti".

Il futuro della chirurgia, insomma, che, dopo un'opportuna fase sperimentale, potrebbe presto entrare a far parte della dotazione standard delle sale operatorie dell'Isola.

(Redazione Online/l.f.)
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