È rosso, è profumato, è solidale ed è dedicato al gentil sesso.

Nel Sinis è nato il riso pensato per le donne, quelle che soffrono a causa di un tumore al seno: si chiama S’Eminas. Un nome che, attraverso il gioco delle lettere, indica la fertilità della terra e quella delle donne.

La firma è del risicoltore Gianni Meli, di Cabras, uno dei più grossi nella provincia dell’Oristanese. Un prodotto nato dopo anni di sperimentazioni e tanto lavoro. Pochi giorni fa c’è stata la trebbiatura, ora il riso prodotto, circa settanta quintali, verrà spedito a Vercelli per la lavorazione. Poi sarà impacchettato.

Il riso ha già avuto la certificazione dall'Ense, l'Ente nazionale sementi elette, preposto al controllo della produzione e della commercializzazione di semente certificata. Passaggio obbligatorio prima di mettere in commercio il prodotto. 

«Non è stato semplice ma alla fine ci siamo riusciti  - racconta Gianni Meli - Anche questa varietà è nata nel mio campo dove da sempre proviamo vari esperimenti fin quando non nasce il riso che vogliamo. Questo però è speciale, è pensato per aiutare chi non trascorre un bel momento».

Il progetto nasce infatti in collaborazione con l'associazione “Le Belle Donne” di Oristano, nata nel 2013 come gruppo a sostegno delle donne colpite dal tumore al seno. Il riso è dedicato proprio a loro. «Ora decideremo assieme la modalità di vendita - cocnlude Gianni Meli  - Una parte andrà all'associazione, per aiutare chi soffre». 

© Riproduzione riservata