Superate le patologie che caratterizzano l’anno scolastico, tipiche del contatto ravvicinato che può avvenire all’interno di una classe, per i bambini inizia il periodo più bello dell’anno, l’estate. Ma anche le vacanze al mare o in montagna possono riservare alcuni rischi per la salute dei più piccoli. Innanzitutto, l’esposizione al sole. I bambini adorano stare in spiaggia, ma bisogna prestare molta attenzione agli orari. Specialmente nella fascia 0-3 anni, il consiglio è di andare in spiaggia di primissima mattina, intrattenendosi non oltre le 11, e di tornarvi poi nel tardo pomeriggio, da dopo le 17.

In queste ore, infatti, l’esposizione alla luce del sole non genera problemi cutanei. Scopriamo quali sono gli altri pericoli potenziali per i bambini.

L’impetigine

La pelle rappresenta uno dei problemi principali durante l’estate. L’impetigine è una delle malattie più frequenti: può essere provocata da eczemi e micosi, o addirittura da una puntura di insetto. Si tratta di un’infezione batterica della pelle, molto frequente al di sotto dei dieci anni. Le lesioni possono colpire tutto il corpo ma generalmente riguardano le zone più esposte: viso, collo, mani, braccia e gambe. Si manifesta sotto forma di elementi vescicolosi che contengono siero. Queste bollicine si rompono con grande facilità, eliminando un liquido trasparente o giallognolo e che porta alla formazione di una crosta. Raramente si manifestano sintomi come febbre o malessere. In base all’aspetto della lesione esistono però due tipologie: la forma bollosa e la forma crostosa. L’impetigine è molto contagiosa e si diffonde mediante il contatto o anche solo con l’utilizzo comune di un asciugamano. Le complicanze sono previste solamente se non avviene un adeguato trattamento.

La sudamina

Un’altra patologia cutanea molto frequente è la sudamina, un’irritazione che si presenta durante i periodi caldi. Nota anche come miliaria, è un’infiammazione dovuta all’ostruzione delle ghiandole sudoripare e colpisce prevalentemente neonati e lattanti. In base al livello di ostruzione, viene classificata in cristallina, rubra e profonda. Molto rara è la miliaria pustolosa. La cristallina vede la presenza di numerose vescicole di 1-2 millimetri di diametro su pelle non arrossata; la rubra consiste in una eruzione infiammatoria con vescicole puntiformi pruriginose su pelle arrossata e ruvida; la profonda è la forma più grave e presenta papule rosse talvolta sormontate da vescicole, che provocano spesso bruciore e dolore. Generalmente, la sudamina si manifesta sul tronco del corpo.

Bocca-mani-piedi

Da maggio a settembre si concentra anche la maggiore diffusione della cosiddetta “bocca-mani-piedi”, una malattia che presenta macchie rosse o pustole nei pressi delle labbra, sui piedi e sulle mani, ma anche all’interno della bocca. A causa del contatto doloroso con il cibo, questa malattia finisce per provocare inappetenza nei bambini, che preferiscono non mangiare per non sentire il dolore. Molto frequente nei bambini al di sotto dei cinque anni, è causata dagli “enterovirus”, e in particolare il Coxsackie A16 e l’Eneterovirus 71. L’incubazione va dai tre ai sette giorni e il contagio avviene tramite il contatto diretto con i liquidi corporei o con le superfici contaminate. Si contrae generalmente una sola volta nella vita e, nei casi più gravi, è accompagnata da picchi di febbre che possono superare anche i 39 gradi di temperatura.

La congiuntivite

Nei mesi caldi desta molta preoccupazione anche la congiuntivite infettiva, che colpisce la membrana tra la palpebra e il bulbo oculare. L’origine può essere batterica o allergica. Non si tratta di un’infezione dal decorso grave ma può rivelarsi molto fastidiosa per i piccoli: meglio agire sin dai primi sintomi chiedendo un consulto al medico di base, al pediatra o al proprio oculista. Il caldo è uno dei possibili fattori scatenanti: determina infatti l’evaporazione del film lacrimale, che difende l’occhio e deterge la cornea, provocando attrito al movimento delle palpebre e rendendo l’occhio più sensibile del normale.

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