Il biossido di titanio non si può più considerare sicuro come additivo alimentare. È quanto ritiene l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), dopo aver ha esaminato gli studi più recenti sulla sostanza che con la sigla E171 è impiegata, come sbiancante, in dolci e caramelle, prodotti da forno, brodi e salse per bambini e neonati, creme spalmabili e frutta secca trasformata.

Secondo le conclusioni di Efsa, anche se non ci sono evidenze conclusive il rischio che la sostanza sia genotossica, ovverosia capace di indurre modificazioni all'interno della sequenza nucleotidica e della struttura del DNA, non può essere escluso.

"Dopo l'ingestione l'assorbimento di particelle di biossido di titanio è basso, tuttavia esse possono accumularsi nell'organismo", ha dichiarato il presidente del gruppo di esperti Efsa sugli additivi Maged Younes. "Non abbiamo potuto escludere timori di genotossicità", ha aggiunto Matthew Wright, che ha diretto il gruppo di lavoro sull'E171.

Di recente dubbi sulla sicurezza della sostanza erano stati sollevati dalle agenzie per la sicurezza alimentare in Francia e Olanda. La valutazione non riguarda le applicazioni di biossido di titanio in dentifrici, cosmetici, vernici e medicinali.

Il parere Efsa è stato inviato alla Commissione europea e agli Stati membri che dovranno decidere il da farsi. 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata