Sugli appalti Anas «c'è una indagine in corso, iniziata ben prima dell'insediamento dell'attuale governo, che non coinvolge Matteo Salvini né altri esponenti politici, quindi, attendiamo gli sviluppi».

Lo ribadisce Fratelli d’Italia dopo le dure dichiarazioni delle forze d’opposizione sull’inchiesta della Procura di Roma che coinvolge Denis e Tommaso Verdini, padre e fratello della compagna del vicepremier, e dopo la notizia che nelle carte dell’indagine sarebbe entrata anche un’intercettazione in cui si farebbe cenno a un presunto «accordo con la Lega»

FdI fa dunque quadrato attorno all’alleato di governo, ma, come detto, la minoranza continua ad incalzare il leader leghista, chiedendogli di riferire in Parlamento. 

«Salvini ci risparmi le foto del cenone di Capodanno e ci confermi che verrà a riferire al Parlamento in merito alle gravi vicende di cui leggiamo sui giornali sugli appalti Anas», ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein. Aggiungendo: «Su eventuali responsabilità penali degli indagati - alcuni dei quali legati personalmente al Ministro - sarà la giustizia a fare il suo corso, non è il nostro ruolo, ma basta quello che emerge dalle ordinanze sul sistema contestato di intermediazione tra manager pubblici e imprenditori per favorirli negli appalti, sistema secondo le indagini basato anche sui rapporti vantati dagli indagati con membri del governo e politici, per chiedere al ministro Salvini di fare piena luce e venire a rispondere in Parlamento, per la trasparenza che nel suo incarico deve al Paese e per levare pubblicamente – ha concluso la leader dem – ogni ombra sull'andamento del suo ministero».

(Unioneonline/l.f.)

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