Scadenze e decisioni impongono scelte ravvicinate: oltre l'investitura del sindaco del Comune con il maggior numero di abitanti (Massimo Zedda, sindaco di Cagliari), l'elezione del Consiglio e della conferenza metropolitani.

Legge alla mano (la numero 2 del 4 febbraio scorso, Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna ), il varo della Città metropolitana, ente invocato da decenni, reclama atti urgenti scanditi da scadenze precise: l'assunzione della carica di sindaco metropolitano 35 giorni dopo l'entrata in vigore della legge e l'approvazione (da parte della Conferenza metropolitana, composta dai sindaci di Cagliari, Assemini, Capoterra, Elmas, Monserrato, Quartu, Quartucciu, Selargius, Sestu, Decimomannu, Maracalagonis, Pula, Sarroch, Settimo San Pietro, Sinnai, Villa San Pietro, Uta) dell'Atto costitutivo e dello Statuto.

Entro dieci giorni dall'approvazione dello Statuto, la Città metropolitana subentrerà alla Provincia di Cagliari. Calendario alla mano, il tempo stringe.
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