«Lavorare sereni» in attesa che la giustizia faccia il suo iter. Alessandra Todde e la maggioranza tirano dritto. Il macigno politico sulle spalle, l’ordinanza di decadenza del collegio di garanzia elettorale, è di quelli che pesano. 

Ma ripartono, tra le polemiche, i lavori delle commissioni. A partire dalla Sanità, tema prioritario tanto da lasciare indietro anche la manovra (la Regione è in esercizio provvisorio sino al 31 gennaio): domani la Sesta commissione guidata da Carla Fundoni (Pd) inizierà con l’assessore Armando Bartolazzi il ciclo di audizioni sul dl 40 di riorganizzazione del sistema sanitario, che contiene anche la previsione del commissariamento delle Asl. Giovedì 9 invece si riunisce la commissione Governo del territorio, presieduta dal pentastellato Roberto Li Gioi.

Video di Stefano Fioretti

Tra fake news che circolano su whatsapp e le frasi di alcuni dem in colloqui informali riportate su diversi quotidiani, il clima è velenosissimo. Tanto da spingere il gruppo consiliare del Pd, questa mattina, a precisare in una nota che gli unici a cui è affidata «ogni comunicazione ufficiale del partito sono il segretario regionale e presidente del Consiglio, il capogruppo e il vicepresidente della Giunta». Che, ovviamente, ribadiscono l’appoggio alla governatrice, «certi della trasparenza e della correttezza del suo operato».

Per i Progressisti parla il capogruppo Francesco Agus: «Non esiste comportamento doloso, non c’è condotta fraudolenta né qualcosa che, dal punto di vista politico, possa essere rilevante. L’Assemblea non può essere azzerata come un cda qualsiasi per via di un semplice vizio amministrativo».

L’opposizione invece va all’attacco, parla di «sciatteria istituzionale» e chiede un passo indietro. In primis con Paolo Truzzu, che chiede a Todde di non «avventurarsi» in grandi riforme data la situazione. Secondo il capogruppo FdI va approvata una finanziaria tecnica e poi bisogna tornare alle urne. Stessa posizione espressa da Pietro Pittalis (FI).

Ipotesi, quest’ultima, lontanissima. Perché a palazzo circolano i più disparati pareri giuridici (c’è chi pensa che si debba votare al più presto in aula, chi che sia meglio presentare i ricorsi e lasciar decidere i magistrati), ma l’unica certezza è che per il momento si va avanti.

Anzi, in maggioranza cresce l’ottimismo e si profila una possibile via d’uscita. La Giunta delle elezioni del Consiglio regionale, chiamata ad esprimersi entro 90 giorni, potrebbe dichiararsi non competente ad esprimersi sulla decadenza della presidente. Il motivo? Alessandra Todde non è consigliera regionale eletta come gli altri membri del parlamentino, ma lo è di diritto in quanto eletta presidente della Regione. In quel caso, potrebbe essere un giudice a decidere, ma solo se Todde farà l’annunciato ricorso. Ricorso che, pare, non verrà proposto nell’immediato. 

(Unioneonline)

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