«A breve ci sarà un provvedimento di espulsione per i 5 Stelle che si trovano nella maggioranza Campus». Alessandra Todde, candidata governatrice alla Regione con il campo largo, chiarisce la posizione sui pentastellati sassaresi a margine della presentazione, oggi in Camera di Commercio a Sassari, del Manifesto di Confartigianato Sardegna.

La pentastellata ricorda che nel 2020 si era stipulato con la giunta guidata da Nanni Campus un accordo programmatico ma che il contesto è cambiato da tempo. «Soprattutto adesso che abbiamo la responsabilità di leadership in un campo di sinistra progressista si è deciso di comunicare la decisione di distaccarsi da questa giunta».

Qualche settimana fa invece il rifiuto di Maurilio Murru, presidente del consiglio comunale, Laura Useri, assessora alla Cultura, Patrizia Zallu e Federico Sias, di uscire dal “governo” civico anche perché sostenevano di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale.

Che ora sta per arrivare e potrebbe provocare ricadute anche oltre Sassari. Perché anche altri paesi sardi vivono l'anomalia del capoluogo turritano, come ad esempio Carbonia, con Pd e 5stelle contrapposti nelle maggioranze comunali mentre corrono affiancati per le regionali.

«Esiste un tema di coerenza - spiega Todde -. È normale che nella misura in cui si sta cercando di costruire un'alternativa forte e rimettere in piedi un'alleanza, si affrontino anche dei temi locali che nel tempo magari non sono stati così determinanti».

Un pensiero infine viene rivolto allo sfidante Renato Soru, che ha definito il campo capitanato da Todde come tutt'altro che largo. «Al di là degli slogan, che sono facili, e un certo populismo, che vedo sta utilizzando con piacere, credo sia il caso di misurarsi su temi concreti che è il terreno che preferisco».

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