In Consiglio regionale maggioranza e opposizione non hanno raggiunto un accordo sull'ordine del giorno relativo agli spostamenti dalle Regioni rosse in Sardegna per i proprietari delle seconde case nell'Isola.

Il documento non è stato votato.

Decisione criticata dal capogruppo del Psd'Az, Franco Mula, che ha sottolineato come il documento non fosse stato ritirato da nessuno dei presentatori.

LO SCONTRO - Il centrodestra è disposto a rafforzare i controlli in porti e aeroporti sardi e a chiedere al Governo di fornire un supporto sugli scali di provenienza. Centrosinistra e Cinquestelle sostengono anche loro questo giro di vite, ma in caso di impossibilità è giusto prevedere la chiusura dell'Isola agli arrivi dei proprietari di seconde case, come ha fatto anche la Valle d'Aosta.

La maggioranza, però, non ha considerato questa ipotesi nella bozza dell'odg preparata ieri e depositata in Aula. E il presidente dell'Assemblea, Michele Pais, ha deciso di non far votare un ordine del giorno non condiviso perché "su temi così delicati e importanti è giusto cercare l'unanimità". Così l'unica cosa approvata è stata la leggina che consente la proroga dello stato d'emergenza in Sardegna legato alla pandemia per un massimo di 12 mesi, a partire dal 30 aprile.

(Unioneonline)

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