«Monitoriamo continuamente la minaccia terroristica, l’antisemitismo è uno dei pericoli maggiori come avvenuto anche di recente in Sardegna. Per questo sono stati disposti servizi di prevenzione che vengono svolti sempre quando ci sono gruppi, comitive culturali, che possono essere esposti ad atti di intolleranza. Non si potevano lasciare queste persone alla mercé di possibili malintenzionati».

Così Matteo Piantedosi alla Camera rispondendo all’interrogazione del Movimento 5 Stelle sul caso dei militari israeliani in vacanza in Gallura.

Il ministro dell’Interno non risponde sull’eventualità di accordi tra il governo italiano e quello israeliano per far passare ai militari dell’Idf un “periodo di decompressione” nei resort italiani dopo il servizio a Gaza. E spiega perché le forze dell’ordine sono tenute a proteggerli.

«La minaccia terroristica è costantemente monitorata, e l’antisemitismo è uno degli aspetti più preoccupanti che sono emersi dopo gli attacchi del 7 ottobre», premette. «Per questo abbiamo rafforzato la prevenzione sia nei confronti delle comunità ebraiche residenti che di gruppi occasionalmente presenti sul territorio nazionale come quelli richiamati nell’interrogazione. Nel caso delle Marche sono stati disposti lo scorso anno servizi di prevenzione durante le visite e le uscite. Servizi che vengono sempre svolti quando c’è notizia di presenze di comitive culturali, turistiche o gruppi sportivi che possono essere esposti ad atti di intolleranza, come avvenuto anche di recente in Sardegna. Proteggere chiunque rischi di essere vittima di violenza sul nostro territorio e predisporre servizi di vigilanza a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è ciò che le forze di polizia continueranno a fare», le parole del ministro Piantedosi.

Frasi che innescano la dura replica del deputato M5s Alfonso Colucci, uno dei firmatari dell’interrogazione. Soprattutto per quella definizione di “comitive culturali” fatta dall’esponente del governo Meloni.

«Ancora una volta lei ci ha preso in giro, ha mentito agli italiani. Non sono turisti né comitive culturali, sono sospetti criminali di guerra, fanno parte di un esercito che ha ucciso 18mila bimbi e oltre 60mila palestinesi», sbotta Colucci, ricordando anche il mandato d’arresto per crimini di guerra che pende su Benjamin Netanyahu.

«Lo sterminio del poopolo di Gaza non è autodifesa, è genocidio. E l’Italia non può diventare un resort di lusso per chi spara ai bambini. No ad accordi con Israele, no alla vostra complicità politica e morale. Lei che ha rimandato a casa il generale Almasri con un aereo di Stato ha chiarito ancora una volta che il Governo Meloni sta dalla parte dei carnefici», conclude il deputato M5s.

(Unioneonline)

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