Il caso Siri arriva in Consiglio dei Ministri.

La riunione di governo convocata oggi a Palazzo Chigi si dovrà occupare infatti una volta per tutte della vicenda del sottosegretario leghista ai Trasporti, toccato da un'inchiesta per corruzione, che da giorni sta agitando le acque dell'esecutivo giallo-verde.

Le posizioni sono note: il Movimento 5 Stelle chiede a gran voce il passo indietro, mentre la Lega di Matteo Salvini difende il suo esponente a spada tratta, sostenendo che debba restare al suo posto fino a quando non ci saranno "prove effettive" del suo coinvolgimento in attività illecite.

Posizione che il capo politico pentastellato Luigi Di Maio definisce "inaccettabile".

"Chiediamo da 3 settimane che si dimetta, ma la Lega inspiegabilmente si ostina a difenderlo", ha spiegato Di Maio. Aggiungendo, nel corso di un'intervista su Rai 3: "Secondo me, la Lega e Salvini hanno quell'atteggiamento da casta che tanto ha fatto arrabbiare in passato".

Sia come sia, oggi dovrebbe arrivare la decisione di Palazzo Chigi. Non dovrebbe però esserci un voto fra i ministri (quelli pentastallati, comunque, sono in maggioranza), ma una decisione potrebbe arrivare direttamente dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il capo del Governo ha infatti la facoltà di firmare un decreto di revoca della nomina di Siri a sottosegretario.

Decreto che secondo indiscrezioni il premier avrebbe già firmato.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata