Si chiude la maratona ostruzionistica iniziata martedì: alla Camera arriva il sì definitivo dell'Aula al dl Rave. I voti a favore sono stati 183, 116 i no, un astenuto.

Durante e dopo la votazione a Montecitorio è stata bagarre con vibranti proteste quando il presidente Lorenzo Fontana ha annunciato l’ok alla "ghigliottina”, ossia il traumatico espediente regolamentare in base a cui la presidenza della Camera può decidere di porre in votazione un decreto legge nell'imminenza della scadenza anche se non se ne è ancora esaurito l'esame ordinario: è la seconda volta ad accadere nella storia repubblicana. La prima (e finora unica) "ghigliottina" la mise Laura Boldrini, allora presidente della Camera, il 29 gennaio 2014 sul decreto legge Imu-Bankitalia.

Alla fine la seduta è stata tolta: la prossima si terrà il 9 gennaio quando verrà discusso il decreto Aiuti quater.

Il provvedimento va ora al Quirinale per la promulgazione e la pubblicazione in extremis in Gazzetta Ufficiale.

LE MISURE – Nel decreto oltre a misure per deterrenza e punizione di chi organizza i raduni non autorizzati, anche le norme che allentano gli obblighi sulle misure di contenimento del Covid.

Innanzitutto prevede nuove misure che riguardano gli operatori della sanità. La scadenza dell'obbligo vaccinale per loro era fissata al 31 dicembre: il provvedimento l'ha anticipata al primo novembre consentendo agli operatori che si erano rifiutati di vaccinarsi di rientrare al lavoro. Inoltre, a partire dalla sua entrata in vigore e fino al 30 giugno 2023, sospende le multe da 100 euro con cui sono state sanzionate le persone con più di 50 anni che non hanno rispettato l'obbligo vaccinale.

Con il decreto l'Esecutivo prima, e il Senato poi (alla Camera il testo è stato blindato dalla fiducia) si è intervenuto sulle norme che attengono all'uso del Green pass. È stato deciso di annullare l'obbligo di effettuare un test rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e per uscire dall'isolamento dopo aver contratto il Covid-19. Allo scadere di 5 giorni sarà quindi possibile tornare a svolgere le normali attività. Allo stesso modo è stata ridotta anche la durata del regime di auto-sorveglianza per chi è entrato in contatto con persone positive.

Il termine dei 10 giorni è stato diminuito a 5, sempre con l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 in caso di assembramenti, e non sarà nemmeno più obbligatorio sottoporsi a tampone una volta finito il periodo di auto-sorveglianza. Abrogate anche le misure che consentivano l'accesso alle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice nonché nei reparti di degenza delle strutture ospedaliere, come visitatori o accompagnatori, solo alle persone munite di green pass. Abrogato anche l'obbligo del green pass per gli accompagnatori per stare nelle sale di attesa dei dipartimenti d'emergenza e pronto soccorso, come pure l'obbligo di sottoporsi al test antigenico rapido o molecolare per l'accesso alle prestazioni di pronto soccorso. 

(Unioneonline/D)

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