«Dirò alle Sovrintendenze di mettere più vincoli possibili per difendere l'ambiente e il paesaggio della devastazione e dell'uso indiscriminato del territorio da parte degli operatori delle rinnovabili. Perché anche quando fermiamo i progetti poi arrivano i decreti del governo che li autorizzano comunque».

Vittorio Sgarbi torna alla carica contro i maxi-impianti eolici e fotovoltaici al centro di numerosi –e contestati - progetti in diverse regioni d’Italia, compresa la Sardegna.

Nel corso di una riunione al ministero della Cultura, il sotto segretario ha ribadito la sua posizione intransigente, già espressa in passato, anche da sindaco e da parlamentare: «Basta con l'eolico che deturpa il paesaggio».

E ancora,  a riguardo del fotovoltaico: «Si può fare, ma solo nelle aree industriali o urbanisticamente già compromesse. Su tutto il resto propongo di aprire un tavolo e censire il territorio in modo che si possa dire chiaramente dove si possa fare e dove sarà proibito. Di sicuro non bisognerà usare nuovo territorio che non sia già compromesso», ha concluso il critico d’arte. 

(Unioneonline/l.f.)

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