Circa 51 milioni gli italiani (4,7 all'estero, tra residenti e giovani in Erasmus) che domenica 25 settembre potranno recarsi alle urne per il rinnovo del Parlamento. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Si vota anche negli ospedali (anche nei reparti Covid) e nelle carceri per chi ne ha fatto richiesta. 

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla giornata elettorale.

LE DUE SCHEDE - Agli elettori verranno consegnate due schede identiche, rosa per la Camera e gialla per il Senato. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il simbolo di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste ci sono i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.

COME VOTARE – Se il segno viene fatto sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. Se ci sono più liste collegate in coalizione, il voto viene ripartito tra le liste della coalizione. Se invece si traccia un segno sul partito, il voto va automaticamente al candidato nel collegio uninominale e a favore della lista nel collegio plurinominale. Non è valido il voto disgiunto: se l'elettore traccia un segno sul nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non è collegato, la scheda viene annullata.

LA TESSERA ELETTORALE - Per votare occorre presentare, oltre al documento di identità, la tessera elettorale, rinnovabile nell'ufficio elettorale del Comune di residenza nel caso in cui tutti gli spazi siano stati timbrati. Gli uffici comunali predisposti al rilascio delle tessere resteranno aperti dalle 9 alle 18 oggi e domani. Domenica saranno aperti per tutta la durata delle operazioni di votazione.

IL DOCUMENTO – Il documento di identità può anche essere scaduto, fa sapere il Viminale. Valida anche una tessera rilasciata da un ordine professionale, se è corredata da una fotografia.

IL VOTO IN ALTRO COMUNE – Chi si trovi fuori dal proprio Comune di residenza deve necessariamente tornare nella propria città, sfruttando alcune tariffe di trasporto agevolate. Il voto in un altro Comune è consentito limitatamente ad alcuni casi: ricoverati in ospedale e case di cura, militari, naviganti, componenti dell'Ufficio elettorale di sezione, appartenenti alle forze dell'ordine e rappresentanti di lista, designati dai partiti. 

IL VOTO ASSISTITO –  Per i non vedenti o coloro che hanno disabilità tali da non poter votare da soli, il voto può essere espresso con l'aiuto di un assistente. In tal caso serve un codice speciale sulla tessera elettorale che attesti questa particolare condizione.

NO AI BIMBI – I bimbi che accompagnano i genitori a votare non potranno entrare in cabina elettorale. Proibito inoltre l’utilizzo di telefoni cellulari.

E IN CASO DI ERRORI? - Nel caso in cui un elettore si renda conto di aver sbagliato qualcosa nella procedura di voto, può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda con una nuova.

(Unioneonline/D)

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