Breve colloquio tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte a margine del voto favorevole del Senato sulla riforma del Mes.

Il leader leghista si è avvicinato al premier chiedendo un incontro urgente sull'apertura delle scuole e sulle chiusure di Natale: Salvini ha espresso preoccupazione perché la ripresa della didattica in presenza senza programmazione - soprattutto a proposito del trasporto pubblico - rischia di aumentare i contagi.

Altra richiesta, quella di allentare i divieti previsti nei giorni di festa, almeno per permettere la circolazione all'interno delle province o nel raggio di qualche decina di chilometri dalla propria abitazione.

"Presidente, si metta una mano sul cuore - aveva detto poco prima intervenendo a Palazzo Madama - e pensi alle persone che almeno nel giorno di Natale possono avere un affetto familiare. Una soluzione di buon senso che metta insieme diritto alla salute e affetti si può trovare. Non c'è nessuna giustificazione a dire che non si può uscire dalla gabbia del comune".

Successivamente, intervistato a Tg2 Post l'ex ministro dell'Interno ha detto: "Con Conte ci separano tante cose, ma l'amore per l'Italia va oltre. Gli ho detto di chiamarci sulla scuola, perché la riapertura rischia di essere una catastrofe se non ci si organizza. E poi gli ho parlato del Natale, chiedendogli di non chiudere gli italiani in casa e di non separare le famiglie. Il premier mi ha risposto che il governo ci penserà".

Salvini su RaiDue ha anche parlato del vaccino: "Pretendo che sia sano e controllato, che sia certificato. Poi farò quel che mi dirà il mio medico, se mi dirà di mettermi in fila dopo chi ha più bisogno, lo farò".

(Unioneonline/L)
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