Si allarga la frattura politica attorno alla gestione della sanità regionale dopo le dichiarazioni di Armando Bartolazzi, ormai prossimo alle dimissioni dalla Giunta Todde.

Le parole dell’assessore uscente hanno innescato una dura reazione dal fronte di opposizione di Fratelli d’Italia, che parla di situazione «fuori controllo» e di un quadro politico «indecoroso».

«La realtà ha superato l’immaginazione, la sanità è totalmente fuori controllo e nel Campo largo volano gli stracci», attacca Fausto Piga, vice capogruppo di FdI, commentando le tensioni esplose tra l’assessore dimissionario, la presidente Alessandra Todde e gli esponenti del Pd.

«La Todde dice “ci metto la faccia”, il Pd pretende un interim brevissimo, Bartolazzi accusa la maggioranza di pensare solo alle poltrone. Manco il più pessimista avrebbe immaginato, dopo 20 mesi di legislatura, una situazione istituzionale così indecorosa, impantanati tra pressappochismo e improvvisazione».

Per Piga, il caos interno alla coalizione mette a rischio anche i lavori del Consiglio regionale: «Altro che approvare la finanziaria entro il 31 dicembre. Da ciò che si legge, il Pd non si fida della Todde. La legislatura è a un bivio: è bene che la presidente faccia la conta in maggioranza prima di entrare in aula».

Sulla stessa linea il consigliere regionale di FdI Corrado Meloni, che definisce “durissime” le parole di Bartolazzi, a suo dire ormai sfiduciato persino dalla presidente.

«Certificano quello che da un anno denunciamo: questa maggioranza pensa solo alle poltrone. La battaglia interna, fatta di veti incrociati, riguarda ora le poltrone più ambite, quelle dei futuri direttori generali delle Asl, vero obiettivo della riformina sanitaria partorita un anno fa e costata ai sardi mesi di paralisi amministrativa».

Meloni parla di una “sceneggiata grottesca” i cui effetti ricadono sui cittadini: «Era prevedibile che un assessore privo di conoscenza della realtà isolana non avrebbe risolto nessuno dei problemi della sanità sarda, soprattutto con una maggioranza più concentrata sulla rimozione dei manager nominati dalla precedente Giunta che su un progetto concreto di governo del sistema sanitario».

Il giudizio dell’esponente di FdI è netto: «Dal medico romano molte battute infelici e poche idee, infrante contro l’appetito famelico della maggioranza. In quasi due anni di governo non si è risolta nessuna emergenza: liste d’attesa infinite, ospedali al collasso, medicina territoriale in crisi, carenza di personale e mobilità passiva alle stelle. Anzi, le cose sono peggiorate. Crescono sfiducia e rassegnazione tra pazienti e operatori, sempre più attratti dal settore privato».

(Unioneonline)

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